26 gennaio 2022

Le canzoni di Sanremo da tenere d’occhio (o meglio, d’orecchio)

Abbiamo ascoltato in anteprima le canzoni di Sanremo 2022. Che cosa ci ha colpito? La voglia di tornare a ballare e una diffusa leggerezza. Tra tormentoni assicurati e brani che danno i brividi

 

I super favoriti già prima di sentirli cantare

25 brani, tanta musica dance tra le canzoni di Sanremo 2022. Ma anche il pop, il soul, una punta di rock. E una rosa di nomi che accontenta tutta la famiglia. Eccolo il terzo festival targato Amadeus, che si conferma un grande conoscitore della materia, attento alle esigenze del pubblico, delle radio, dello streaming. Per questa edizione avrebbe voluto sia Mahmood che Blanco, e gli sono arrivati insieme, con una ballata romantica in cui raccontano una storia d’amore senza genere e ci fanno venire i Brividi (sono il duo da battere). Poi c’è Elisa, che torna a Sanremo per vincere e con la sua O forse sei tu ci porta in una fiaba di cui lei è la delicata madrina. La Rappresentante di Lista è tormentone certo con Ciao Ciao mentre Sangiovanni sente le Farfalle (E non l’ho detto a nessuno/che ho perso la testa/e sono pazzo di te). Insomma, qui c’è aria di vittoria.

Canzoni di Sanremo 2022: quote rosa tra r&be vocalizzi

Nel 2001 Elisa trionfò a Sanremo con Luce (tramonti a nord est). Nel 2012 fu la volta di Emma con Non è l’inferno, mentre in archivio brilla il record di Iva Zanicchi (1967, 1969 e 1974). Che quest’anno all’Ariston sia fiocco rosa? Le donne non mancano. Giusy Ferreri si libera dal tormentone con una ballata rétro dal titolo Miele; Noemi se la gioca con Ti amo non lo so dire, un brano in cui la mano autorale di Mahmood prevale a tratti sull’interpretazione. Emma tenta la via di un’eleganza più misurata con Ogni volta è così (basterà?) mentre Iva Zanicchi si prenota per una standing ovation generazionale (Voglio amarti). Ana Mena è la quota latina (Duecentomila ore). Da tenere d’occhio segnaliamo invece la giovane cantautrice romana Ditonellapiaga. Al Festival è Chimica con Donatella Rettore. Genere elettropop, testo spinto q.b.: un mix splendido splendente.

Belli e bravi alla ricerca del riscatto

Arrivano dai talent, piacciono alle ragazzine ma anche alle mamme e alle nonne. Sono l’esercito dei belli del festival, quelli che stravincono al televoto. Anche se per alcuni il discorso è riduttivo. Prendete Michele Bravi: si merita un buon piazzamento, perché ha una canzone intimista (Inverno dei fiori), coerente con il percorso della Geografia del buio, e perché l’anno scorso Mantieni il bacio meritava l’Ariston. Poi c’è Irama, che ha partecipato solo virtualmente: era isolato in albergo per contatto Covid e non si è potuto esibire. Cerca la rivincita con Ovunque sarai, un brano in cui abbandona il mood di Arrogante per un testo più maturo. Si farà conoscere Rkomi, rapper di periferia che con Taxi Driver ha dominato il 2021 (all’Ariston porta Insuperabile). Infine Aka 7even con Perfetta così, il pop che piace anche su TikTok.

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Grandi ritorni: le loro canzoni di Sanremo 2022

Preparate i fazzoletti: Massimo Ranieri (70 anni tondi tondi) rischia di sbancare l’Ariston con Lettera di là dal mare, una poesia in musica dove il valore aggiunto sarà dato dalla sua interpretazione teatrale. Gianni Morandi replica le atmosfere del brano L’allegria con un twist anni 60 che invita all’ottimismo (Apri tutte le porte). Ma è sempre l’amore a farla da padrone: Fabrizio Moro è molto

ispirato con Sei tu, una ballata intensa che avrà vita anche dopo il Festival, mentre è un amore ritrovato per se stessi quello che cantano Le Vibrazioni con Tantissimo, l’unico pezzo rock in gara. Giudizio sospeso per Achille Lauro, che ci ha insegnato che non basta ascoltare, la sua musica va vista. Per ora Domenica (questo il titolo della canzone) ricalca i successi del passato, su tutti Rolls Royce. Ma c’è un fischiettio che diventa ipnotico e chissà cos’altro ci aspetta…

Gli outsider: quelli che non ti aspetti

Dargen D’Amico, rapper, dj e produttore milanese, si aggiudica il verso più iconico di questa edizione: “Fottitene e balla”. La canzone si chiama Dove si balla ed è l’urlo che tutti vorremmo cacciar fuori a due anni dall’inizio della pandemia (merita il podio). Il cantautore napoletano Giovanni Truppi va invece riascoltato con la complessa Tuo padre, mia madre, Lucia (premio della critica?).

I semi-sconosciuti Highsnob e Hu potrebbero stupire con Abbi cura di te (c’era da spingere di più sul ritornello e il pezzo sarebbe stato inarrestabile). E poi i tre arrivati da Sanremo Giovani: Tananai, Yuman e Matteo Romano. Iniziamo da quest’ultimo: esponente della generazione TikTok canta Virale, ovvero l’amore social. Tananai preferisce Sesso Occasionale in chiave elettropop (funziona). Infine Yuman: voce soul, iper raffinata, per un debutto più che convincente (Ora e qui).

Di Rachele De Cata