Jared Leto nuovo film in arrivo

Jared Leto: “Ogni ruolo mi aiuta a capire quanto lontano posso spingermi”

10 March 2021

Attore per caso (voleva fare il regista), torna con due pellicole ad alto tasso d’adrenalina. Tra cui l’attesissimo Zack Snyder’s Justice League

 

Jared Leto, che compirà 50 anni a dicembre, arriva in Italia non solo con il nuovo film Zack Snyder’s Justice League. L’attore-popstar è sul set di Ridley Scott che ripercorre un pezzo della nostra storia: House of Gucci racconta l’assassinio nel 1995 del presidente della casa di moda, Maurizio (nel film sarà Adam Driver) per mano della moglie Patrizia Reggiani (Lady Gaga), mentre lui darà il volto al cugino Paolo. Nel frattempo, è possibile intercettare Leto in due film rilasciati da Prime Video e dalle principali piattaforme.

Jared Leto, nuovo film in arrivo

Il primo, Fino all’ultimo indizio, è il thriller che gli ha portato una candidatura al Golden Globes. Mentre l’attesissimo Zack Snyder’s Justice League (dal 18 marzo), è la versione originale firmata da Zack Snyder del film uscito parecchio manipolato nel 2017.

Tra climbing, set di film e tour con la band

Con l’aria più serafica del mondo, e gli occhi azzurri sognanti, Jared Leto racconta: «L’altro ieri, durante un’arrampicata, ho dondolato sull’abisso aggrappato a una corda che si stava spezzando… avrei potuto morire, ma a parte questo è stata una splendida giornata». Sta rispondendo alle domande dello showman James Corden, che fa un balzo sulla poltrona: «Ma come, splendida giornata? Non hai detto addio al climbing?». Macché, Jared non fa un plissé neppure davanti alle sfide più toste.

È sempre in giro per il mondo, tra set di un film e tour dei Thirty Seconds To Mars (l’ultimo tra il 2018 e il 2019, per l’album America). La pandemia? «È la prima volta che ho una routine casalinga ma ho imparato ad apprezzarla: ho lavorato moltissimo con la musica, scrivendo più di 100 canzoni, e ho capito che fa bene “spegnere” il chiasso che abbiamo intorno e smettere di fare mille cose insieme». Ha preso con filosofia perfino il furto dell’Oscar, vinto nel 2014 come attore non protagonista di Dallas Buyers Club: «Non è una cosa che butti nella spazzatura, perciò è evidente che l’ha preso qualcuno. Sperosolo che lo tratti bene».

Jared Leto, nuovo film

Fino all’ultimo indizio di John Lee Hancock, segue la caccia a un serial killer dei poliziotti Denzel Washington e Rami Malek. Leto ricopre il ruolo di un ambiguo personaggio, un diverso che diventa anche un sospettato. Il film è un giallo da brividi. «Sono stato subito colpito dalla sceneggiatura e felice di essere in team con Rami Malek e Denzel Washington, che per me è un fenomeno, quasi un Marlon Brando di oggi e un maestro per chiunque faccia il nostro mestiere» continua Jared, che nel film perde un po’ di sex appeal (che lo ha fatto diventare fra l’altro testimonial del marchio Gucci) per interpretare quello che in America chiamano un “outcast”, un emarginato.

«Mi sono divertito a lavorare sulla fisicità: i miei occhi avranno un colore diverso, naso e denti sono cambiati, e poi il mio modo di camminare e parlare. «Una specie di pecora nera, sregolato ma molto intelligente e pure con un grande senso dello humor» dice lui. Spiazzante come molti altri che l’hanno portato a sfidare anche se stesso.

Jared ha vissuto due mesi per strada e perso 14 chili per diventare il tossicodipendente di Requiem for a dream (nel 2000) e ne ha invece messi su 30 per dare il volto al fanatico che uccise John Lennon in Chapter 27 (2007). Ha interpretato il ladro che terrorizza Jodie Foster in Panic Room (2002) e l’indimenticabile donna transgender eroinomane e malata di Aids di Dallas Buyers Club, il ruolo che gli ha fatto vincere la statuetta smarrita.

“Outcast” per vocazione

“Ogni ruolo mi aiuta a capire quanto lontano posso spingermi» continua Jared. «Mi sono immerso in un mondo di storie nere della cronaca e nei report di polizia. Albert, così si chiama il mio uomo, è avvolto da un’aura di mistero, potrebbe essere un mostro o un salvatore. Non si è mai inserito nella società perché la vede strana tanto quanto gli altri vedono diverso lui. Sottostimato, decide di dedicarsi alla soluzione dei crimini irrisolti per ottenere finalmente un riconoscimento. È uno che entra sotto la pelle di chiunque, e il suo umorismo è un antidoto all’aria dark. Il film parla di colpevolezza e innocenza, e dei pregiudizi che abbiamo di fronte a chi è molto diverso da noi».

“Volevo fare il regista”

E pensare che lui non voleva fare né l’attore né il musicista, ma il regista. Cresciuto con la madre separata e i nonni materni a Bossier City, cittadina della Louisiana, con un padre che dopo aver creato un’altra famiglia si è suicidato quando Jared aveva otto anni, Leto viene su letteralmente circondato da artisti. La mamma hippie apre le porte di casa a musicisti, fotografi, pittori e teatranti. Non è un caso che lui e il fratello Shannon, che ha un anno in più ed è il batterista dei Thirty Seconds To Mars, imparino a strimpellare fin da piccoli il pianoforte, per quanto ne usino uno tutto scassato.

Durante un’intervista televisiva, commentando una sua foto di dodicenne, dov’è un bel bambino con la frangetta, Leto ha detto ridendo: «Anche se ho l’aria innocente di sicuro avevo fumato un po’ d’erba… Per un paio d’anni abbiamo vissuto ad Haiti, ricordo ancora che i capelli me li ero tagliati da solo tornando negli Usa».A 18 anni andrà a Philadelphia, per iscriversi alla University of the Arts, poi a New York per frequentare la School of Visual Arts. A 21 parte per Los Angeles, dove accetta piccoli ruoli da attore in attesa di dedicarsi alla regia. E invece gira un film dietro l’altro e nel 1998, a 27 anni, arriva una doppia svolta: conquista un ruolo ne La sottile linea rossa di Terrence Malick, che diventa un cult, e forma i Thirty Seconds to Mars con il fratello Shannon, con la promessa iniziale di non mescolare il successo cinematografico all’attività musicale.

Due carriere, attore e cantante

Difficile dire se il loro primo album del 2002 non sia arrivato anche grazie alla fama hollywoodiana, dopo che Jared aveva girato film come Fight Club e si era messo con la fidanzatina d’America Cameron Diaz. Da quando si sono lasciati, nel 2003, ha avuto storie con molte bellissime, compresa Scarlett Johansson. Attualmente sta con la modella Valery Kaufman. Oggi le sue due carriere procedono parallele e, tra cinema e musica, Leto ha realizzato il sogno di fare il regista ma solo dei suoi video musicali e pure in incognito.

Per firmare il video di A Beautiful Lie, disco d’oro nel 2008, girato al circolo polare artico per testimoniare la crisi climatica, ha usato lo pseudonimo Angakok Panipaq (ma nessuno l’ha preso per un indio locale). E dopo essere diventato il Joker di Suicide Squad con una sfilza di sequel e spin-off – due progetti con Harley Quinn sono in lavorazione – ha girato anche Morbius, storia di un uomo che cercando il modo di guarirsi da una rara malattia del sangue, si infetta con una rara forma di vampirismo.  Tra personaggi maledetti e blockbuster in arrivo, i 50 anni li festeggerà alla grande.

Di Bruce Lester – foto Getty Images