Alice Mangione, comica che si è inventata – insieme al marito – il fenomeno social The Pozzoli’s Family, è una dei dieci concorrenti della nuova spumeggiante edizione di LOL, su Prime Video
«Partecipare a LOL con il marito è un po’ come andare all’Oktoberfest portandosi la birra da casa: rassicurante ma mica tanto furbo». L’intervista non è ancora partita e Alice Mangione ci fa già salire la voglia di guardare cosa combinerà nella seconda edizione di LOL – Chi ride è fuori, su Prime Video. Tra gli avversari che la comica bergamasca, milanese d’adozione, cercherà di indurre in tentazione-risata restando seria (per la bellezza di sei ore) c’è, appunto, il consorte e collega Gianmarco Pozzoli, papà dei suoi due figli. A chi non li conosce bene, consigliamo di farsi un giro sul profilo Instagram da oltre 490mila follower di The Pozzolis Family, progetto con cui, dal 2016, raccontano gioie e dolori – più gioie – dell’essere genitori e coppia, e che dal web li ha portati a teatro con lo spettacolo A-LIVE! – Perché sopravvivere ai figli è una cosa da ridere.
La prima reazione quando hai saputo che avresti partecipato a LOL?
«Me l’ha detto Giamma, e mi ha filmato, si vede la mia faccia tipo volpe impagliata. Capitava anche a mia nonna quando non mi facevo viva per mesi e poi, senza preavviso, andavo a trovarla. Però lei si ripigliava subito mentre io continuo a non capire cos’è successo. Aspetto che il programma vada in onda, forse lì realizzerò».
Nella vita ti capita mai che ti scappi tantissimo da ridere, ma non si può?
«Si nasce comici, con una naturale attitudine a cercare il lato divertente in ogni situazione: a me scappa da ridere di continuo. La mascherina in questo aiuta. E aiuta anche chi parla da solo: se ce l’hai su, chi se ne accorge? Io mi sono fatta certe conversazioni con me stessa!».
La tua tecnica anti-risata?
«Mi procuro gravi lacerazioni morsicandomi la parte interna delle guance e intanto penso a qualcosa di pratico, per esempio che devo fare la lavatrice e separare i bianchi dai colorati».
L’avversario più temuto?
«La cosa più difficile a LOL è mantenere la concentrazione sull’obiettivo “resta seria!”: ti distrai un attimo, e ciao. Comunque temevo un po’ tutti, da Maccio Capatonda al Mago Forest che spara una battuta via l’altra, anche nella vita. Irresistibile».
A proposito di persone a cui non resiti, avresti mai potuto metterti con un uomo meno spiritoso di tuo marito?
«Non volevo un fidanzato comico. C’ero già io a ridere di tutto, con uno così temevo che fosse impossibile portare avanti un discorso serio. E invece… Eravamo a una festa, lui voleva sedurre una ragazza giovanissima. Mi ha fatto leggere l’sms che voleva mandarle. Era un boomer quando ancora non esistevano i boomer. “Così ti prenota una bella visita geriatrica” gli ho detto. Insultandolo, l’ho conquistato».
Chi dei due scherza di più nella vita?
«Giamma scherza in continuazione, è insopportabile… No, è una fortuna ma abbiamo già due bambini, con lui fanno tre».
Tu com’eri da bambina?
«Un’incompresa. Volevo fare il mago ma ero troppo imbranata: facevo ridere, letteralmente. Poi ho cominciato a studiare per diventare un’attrice drammatica: impossibile, ho il sorriso negli occhi. Alla fine faccio la comica per ripiego».
Com’è nato The Pozzolis Family?
«Un ripiego pure quello! Giosuè aveva un annetto. Ero disoccupata, fuori sede perché avevo seguito Giamma sul set di Un passo dal cielo – fiction Rai che fa da 200 anni – e mi sentivo un po’ giù. Avevo bisogno di buttare fuori quello che mi passava per la testa e così mi sono messa a scrivere dei pezzi sulla classica madre in crisi che non sa come gestire i figli. Da lì è nato un monologo, quello che oggi chiamano stand-up perché fa figo. Dopo l’ho trasformato in piccoli video per Youtube: hanno fatto numeri super! Nessuno aveva ancora trattato il tema con tanta crudeltà e tenerezza. Ho coinvolto Giamma, ci siamo lanciati sui social, abbiamo iniziato a mescolare sketch comici a contenuti più seri, utili per le famiglie. È piaciuto!».
Il consiglio N° 1 a un neogenitore?
«Sbaglierai di fisso, ma non preoccuparti. L’importante è che sia una tua scelta e non l’imposizione di qualcun altro. E se puoi, trova immediatamente una baby-sitter!».
Che tipo di mamma sei?
«Tipo “zerbino distratto”. Mi butto per terra per giocare coi miei bambini, sono molto presente, cerco di educarli meglio che posso. Ma sono un disastro con le cose pratiche legate alla scuola. Mi perdo gli avvisi, le circolari, dimentico di preparare pranzi al sacco e di mettergli addosso, quando serve, la tuta da ginnastica».
Su IG sei un punto di riferimento anche per la body positivity. Mi viene in mente il post sulla prova costume…
«Suggerivo di ribaltare la prospettiva: non siamo noi a doverla superare, ma lui, il costume, altrimenti si chiamerebbe prova corpo. Comunque sono felice se aiuto qualcuno a essere un pochino più indulgente con sé e il proprio aspetto. Quando mi metto a nudo, prima mi dico “chi me l’ha fatto fare?” e poi “ne vale la pena”».
Dopo LOL cosa ti aspetta?
«Tanto cose ma spero soprattutto il teatro, nulla mi dà più gioia. Abbiamo un conto in sospeso con la tournée, come tutti gli artisti… Ci siamo rotti! È tanta la voglia di salire sul palco e riprovare quella sensazione di pace. Come quando torni da un lungo viaggio, metti giù le valigie e respiri forte l’odore di casa».
di Roberta Sarugia – foto Amazon Studios & Prime Video