Il vulcanico imprenditore Elon Musk, patron di Tesla e fondatore di SpaceX, chiamerà il suo sesto figlio X Æ A-Xii. È il primo che ha avuto con l’eclettica musicista Grimes. Prima si chiamava X Æ A-12.
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Il motivo del cambiamento? L’anagrafe californiana ha fatto sapere ad Elon Musk che i numeri non sono ammessi nel nome di battesimo di un figlio. E così lui ha inserito dei numeri romani.
Il significato del nome, quando ancora conteneva i numeri A-12, lo aveva fornito la compagna Grimes, lasciando di stucco i suoi fan su twitter: “X è la variabile sconosciuta. Æ è la dicitura elfica di Ai (amore e/o intelligenza artificiale). A-12 è il precursore dell’SR-17 (il nostro velivolo preferito) e A = Archangel, la mia canzone preferita”.
Sfottò in rete sul figlio di Elon Musk
Immaginate quale razza di commenti ironici si siano scatenati in rete dopo che Musk aveva battezzato il figlio con un codice. “Come diavolo si pronuncerà?”, “cosa succederà quando le maestre faranno l’appello?”, e così via, sulla scia di meme, sfottò, ricordi di follie di cui è stato protagonista in passato il businessman più strambo e visionario d’America.
Visionario ed eccentrico
Qualcuno considera Elon Musk un epigono di Thomas Edison e Steve Jobs per la sua capacità di anticipare il futuro, che sia la colonizzazione di Marte e della luna per le future generazioni (con la società aerospaziale SpaceX) o la produzione di massa delle auto elettriche con la Tesla. Il suo stile è (apparentemente) scriteriato e folle, perlomeno nella tribù conformista dei grandi ricchi d’America: fuma spinelli in diretta radiofonica, dichiara che il titolo di Tesla è pesantemente sopravvalutato in borsa (facendolo naturalmente crollare), si sveglia la mattina e mette in vendita migliaia di lanciafiamme («Utile in caso di un’Apocalisse zombie») che finiscono sold out in poche ore.
Originario di una famiglia benestante del Sudafrica, Musk è, insomma, un inventore matto che sa guardare avanti, un Re Mida che trasforma in oro anche le più strampalate iniziative imprenditoriali. A qualcuno, che ha visto forse troppi film distopici, è venuto il dubbio che in futuro dovremo tutti dare un codice ai nascituri. E che in fondo abbia, un’altra volta, ragione lui. Il dubbio, in effetti, non è così peregrino.
Missione spaziale
Intanto, a parte la lotta contro l’anagrafe per il nome X Æ A-Xii e il buon senso, Elon Musk ha messo in cantiere un progetto straordinario e visionario: mercoledì, alle 22.33 ora italiana, lancerà dalla base di Cape Canaveral la sua navicella Crew Dragon con due uomini a bordo. Destinazione: il modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale. Sembra una follia ma è tutto vero: sarà la prima missione della Nasa con protagonista una società spaziale privata.
Di Paolo Papi – Foto Getty Images
