Si è fatta notare al primo ruolo importante, perché Amanda Campana oltre a essere bella sul set si trasforma. E nella vita ha una splendida testa
La individuo subito, attraverso la vetrata dell’hotel dove abbiamo appuntamento per l’intervista e lo shooting. È stravaccata su una poltroncina e guarda un po’ accigliata il cellulare. Col senno del poi, dopo averci chiacchierato fitto-fitto per oltre un’ora, mi sono convinta che abbia catturato la mia occhiata come fa il luccichio con le falene. L’attrice Amanda Campana è una di quelle poche persone che, quando entra in una stanza, la “senti” ancor prima di vederla. Emette luce propria e un’energia buona. I capelli castani un po’ spettinati, nessuna traccia di make up sul viso che è una meraviglia. La pelle di velluto punteggiata di efelidi, i lineamenti lavorati a cesello. Indossa top beige, jeans attillati, un paio di sandali col tacco comodo.
Amanda Campana alias Sofia, l’amica generosa
È un tipo semplice, dimostra meno dei suoi 25 anni. Ma davanti all’obiettivo della fotografa, Amanda si muove con la disinvoltura di chi posa da una vita. Il suo volto diventa magnetico, lo sguardo cresce d’intensità, si trasforma in canto delle sirene. Non stupisce che questa ragazza di Monza, originaria di Carrara, abbia attirato l’attenzione di pubblico e critica alla prima esperienza importante. In Summertime era Sofia, l’amica generosa e sensibile, carica di entusiasmo (e con qualche tormento) che tutte vorremmo avere al nostro fianco. Dopo la serie Netflix, ambientata sotto il sole di una coloratissima riviera romagnola, la carriera di Amanda è sulla rampa di lancio.
Come è iniziata la tua avventura da attrice?
«Se cinque anni fa mi avessero detto che avrei fatto questo mestiere, sarei scoppiata a ridere. Non era proprio tra i miei progetti. Anche perché io, in realtà, di progetti non ne avevo nemmeno uno. Ho frequentato l’artistico, tra l’altro studiando il minimo indispensabile. È stato un peccato, quando mi impegnavo ero brava. Alla maturità partivo con un credito microscopico, ma sono riuscita a prendere 78, mica male… Ma sto finendo fuori tema, dicevo: uscita dal liceo, sono andata in crisi. Mi sentivo confusa, smarrita. Non avevo la minima idea di quale potesse essere la mia strada. Credo che capiti a molti. I miei genitori non si sono impicciati, mi hanno sempre lasciata libera di decidere che cosa fare. Sapevo, però, che mio padre avrebbe preferito che mi iscrivessi all’università».
E invece?
«E invece, tra molte incertezze e qualche senso di colpa, mi sono iscritta a un corso di make up di un anno. Ho cominciato a fare la truccatrice e poi mi è stato proposto qualche lavoretto come modella. Finché, un giorno, mi ha contattato la mia attuale agenzia, la YD’Actors – Yvonne D’Abbraccio Studio. Credo che qualcuno avesse notato il mio profilo Instagram. Sono entrata in accademia, ho iniziato a sostenere qualche provino e, nel giro di pochissimo, è arrivata l’occasione di Summertime».
Amanda Campana indossa top in lattex e guanti lunghi in tulle rosa con strass di cristallo. Tutto Gucci. Look della foto di apertura: T-shirt e jeans Baggy Dad. Tutto Levi’s Red Tab
Per tre estati di fila ti sei ritrovata a girare al mare, con lo stesso gruppo di persone: quanto vi siete divertiti?
«Molto, anche se abbiamo vissuto solo un’estate, la prima, in totale serenità. Poi è arrivato il Covid che ha reso necessario seguire scrupolosamente regole precise. Avevamo i controlli e la responsabilità delle riprese. Per evitare che si bloccasse tutto, dovevamo fare attenzione e stare alla larga da chi non lavorava per la serie. Alla fine siamo stati sempre tra di noi, un po’ isolati, come una famiglia. A quel punto, o ci scannavamo o imparavamo ad amarci. Abbiamo optato per la seconda».
Ti ricordi la sensazione che hai provato al primo ciak?
«Un po’ di ansia di prestazione c’era, inutile negarlo. Ma, per fortuna, quella che sentivo non era la paura che ti paralizza, ma quella che ti spinge a dare il massimo. E poi avevo la certezza di base che stavo facendo una cosa bella, divertente e giusta per me, che si intrecciava con un pizzico di incoscienza. In altre parole, mi calmavo ripetendomi: “Io mi impegno il più possibile, incrocio le dita, e poi vada come deve”».
Amanda Campana, tu sembri un tipo sicuro…
«In verità, mica tanto. Cioè, dipende dagli ambiti e pure dai periodi. Ma ho spesso la sensazione di non fare abbastanza e tendo a essere parecchio autocritica. Sicuramente molto più dura con me stessa che con qualunque altro essere vivente!».
Prova a gettare uno sguardo davanti a te: hai un piano B, alternativo alla carriera di attrice?
«No, anche perché, per carattere, tendo a pensare ai piani B solo nel momento in cui i piani A smettono di funzionare. E non mi sono neppure fissata un traguardo preciso da tagliare… Non vorrei sembrare menefreghista né poco ambiziosa, ma il mio obiettivo è semplicemente impegnarmi al cento per cento nel progetto del momento».
Amanda Campana e il lavoro: quanto conta nella tua vita?
«È importante, ma se le mie priorità facessero una gara, di sicuro non conquisterebbe il gradino più alto del podio. Io ho il privilegio di poter fare un mestiere che mi piace da impazzire, che è merce rara. Però lavoro per vivere, e non viceversa. Credo che sia giusto fare dei sacrifici per la propria realizzazione professionale, ma fino a un certo punto. Io farò di tutto per arrivare il più lontano possibile, ma non ho intenzione di esaurirmi né di tradire chi sono. Nella mia vita valgono di più le relazioni e le passioni».
Amanda Campana e le passioni. Dal tuo profilo Instagram si capisce che sei una sportiva. Yoga, skateboard e soprattutto pole dance…
«La pole dance è lo sport più duro che abbia mai fatto, ma dire che per me è un semplice hobby sarebbe riduttivo. Nutro per questa disciplina una passione infinita. Di più: ormai è diventata una parte fondamentale della mia vita».
Come l’hai scoperta?
«Mi trovavo a Marina di Ravenna, l’anno scorso, per le riprese dell’ultima stagione di Summertime. Giravo due-tre giorni alla settimana, per il resto ero libera. Mi sentivo annoiata, giù di corda, e stavo attraversando una di quelle fasi in cui – hai presente? – non sei a posto con te stessa… Non ti vuoi il bene che, in fondo, sai di meritare. Mentre pensavo a una soluzione, sono rimasta stregata dal video della canzone Montero di Lil Nas, dove si vede il rapper che scende all’inferno scivolando sul palo. Ho trovato una prima, fantastica insegnante di pole dance in Emilia. Adesso ne ho una, altrettanto speciale, a Monza».
Dici che questa disciplina è una parte fondamentale della tua vita… Addirittura?
«Confermo: non mi fa bene solo fisicamente – mai stata così orgogliosa dei miei bicipiti! – è un balsamo per la mente, l’equilibrio, la sicurezza. La consiglio a tutti, specie a chi ha qualche problema con il proprio corpo».
Amanda Campana indossa un abito bianco ricamato in popeline Tory Burch. Sandali neri con platform Gucci. Cappellino Levi’s.
A te il tuo corpo non piaceva?
«Non tanto: per un periodo sono stata ossessionata dal mio aspetto. La pole dance ha contribuito a rivoluzionare la percezione che ho di me stessa: quello a cui punto adesso è avere un corpo che sento forte, reattivo. È il principio base della body neutrality, che ci invita a distogliere l’attenzione dall’estetica. Chissenefrega se un corpo è grasso o magro, l’importante è considerarlo un “mezzo” di cui occuparci affinché sia sano, in forma. In grado di farci vivere la vita che vogliamo».
Quella dell’accettazione del proprio corpo è uno dei temi che, sempre sbirciando il tuo IG, sembra starti particolarmente a cuore.
«Eccome, mi piace far passare messaggi di questo tipo e parlare di body neutrality. È una corrente di pensiero interessante, me l’ha fatta scoprire il ragazzo di cui mi sono innamorata».
Amanda Campana e l’amore. Lui si direbbe un tipo speciale…
«Molto speciale. Stiamo insieme da poco, ma ci divertiamo un mondo e abbiamo una bella intesa. Lui (Livio Ricciardi, ndr) studia come psicosessuologo e fa divulgazione online. È piuttosto noto, soprattutto su TikTok».
Come vi siete conosciuti?
«Online. Lo seguivo perché, sui social, si occupa di temi legati alla sfera intima che mi interessano parecchio. Gli ho messo un cuoricino, poi ho aggiunto qualche commento. Abbiamo iniziato a chiacchierare, poi ci siamo visti. È partita così. Lui, tra le altre cose, è davvero in gamba, fa un ottimo lavoro. L’educazione sessuale nelle scuole lascia molto a desiderare, mentre io credo che sia importante che vengano sfatati luoghi comuni e tabù».
Altre battaglie a cui tieni?
«Quella per i diritti delle comunità Lgbtq+, innanzitutto. E poi cerco di fare quello che posso per la salvaguardia del nostro pianeta. Sono vegetariana, anzi, ormai quasi vegana, e ogni giorno il mio obiettivo è fare scelte il più sostenibili possibile. Mi piace anche supportare, sui social, progetti green e piccole realtà rispettose dell’ambiente. Stamattina, per esempio, ho fatto una storia su degli assorbenti biodegradabili. Mi basta far riflettere su questi argomenti anche solo una persona. Poi col passaparola non si sa mai dove riuscirai arrivare. A volte, lontanissimo».
Le ultime generazioni hanno a cuore la lotta contro il climate change…
«Sì, e infatti ho grande fiducia in loro. Altro che sfaticati. Le ragazze e i ragazzi d’oggi sognano un futuro migliore ma non aspettano sdraiati sul divano: cercano di realizzarlo. Parlano di temi tosti, sono pronti a mettere in dubbio le proprie convinzioni, sposano battaglie importanti che portano avanti gridando, quando occorre. Non è un’opinione, ma un dato di fatto che mi emoziona e mi fa venire voglia di fare la mia parte. Se serve, anche facendo leva sulla popolarità che sto via via acquisendo».
In che modo, da quando sei diventata famosa, è cambiato lo sguardo della gente su di te?
«Beh, famosa è un parolone, ma ovviamente mi capita più spesso di prima di sentirmi osservata. Per il momento tutto bene, ma ogni tanto mi sale un’ansia… Lo sguardo del mondo sul corpo femminile è insistente e generalmente spietato. Ne fanno esperienza tutte, a prescindere dall’età e dall’ambiente, ma per chi fa un mestiere come il mio la pressione è ancora più assillante. Ti senti esposta, guardata al microscopio. Ogni piccolo cambiamento viene registrato e fatto notare, spesso in maniera violenta. Pensate a quello che è successo poco tempo fa a Vanessa Incontrada, massacrata sui social perché ha preso peso. Ho paura che un giorno possa capitarmi la stessa cosa, anche se sto cercando di corazzarmi, di lavorarci sopra per non restare schiacciata da dinamiche del genere. Ho fatto un percorso di psicoterapia e adesso, per fortuna, ho la pole dance a rafforzarmi».
Il modo in cui ti guardano gli amici è cambiato?
«Assolutamente no, e alla fine è quello che conta. Io non ho mai avuto una mega compagnia di amici, ma un gruppetto ristretto, sono pochi ma buoni e indispensabili. Mi hanno supportata molto, non mi hanno mai fatto sentire “strana”, diversa per il lavoro che sto facendo».
Tu che tipo di amica sei? Disponibile all’ascolto e sempre pronta a dare una mano come Sofia, il tuo personaggio in Summertime?
«Direi di sì. Mi piace esserci per i miei amici, correre da loro tutte le volte che occorre. Sono però la classica persona che predica bene e razzola male… Ma anche i miei amici sono fatti nello stesso modo, quindi ci si compensa a vicenda. Basta stare vicini e si risolve tutto».
Qual è per te il massimo del divertimento?
«Non vado matta per il casino, la folla, la discoteca. Preferisco di gran lunga le serate più intime e tranquille, passate a casa con gli amici a sparare cazzate e a sfidarci a giochi da tavolo. Ultimamente siamo grandi fan di Tabù e di “Taco-gatto-capra-cacio-pizza”: divertentissimo».
In queste serate con gli amici e nella vita di tutti i giorni come ti vesti?
«Malissimo, sono negata! Non mi interessa seguire la moda e, anche per una questione di sostenibilità, cerco di comprare il meno possibile e, nel caso, opto per il vintage».
Sarai l’antimoda ma sul braccio hai un super tattoo…
«Sì, l’ho fatto insieme a mio fratello. Ha 11 anni più di me, ci vogliamo molto bene. Abbiamo scelto di tatuarci un cervo volante. Il paesino vicino a Carrara dei nostri nonni – dove torno spesso e stravolentieri – era pieno di questi insetti. Facevano paura a tutti, ma a noi no. Ci giocavamo, ci affascinavano tanto. Sono il simbolo del nostro legame indissolubile».
Il futuro di Amanda Campana. Stai per partire per Roma, dove girerai un nuovo film: raccontaci.
«Il regista è Emiliano Corapi. Quando mi hanno mandato la sceneggiatura sono impazzita dalla gioia! È scritto da dio, è uno di quei film che ti tengono incollata allo schermo. Parla di due coppie, è una storia romantica ma è strutturato come un giallo. Non vedo l’ora di essere sul set. Speriamo di essere all’altezza…».
Con quale genere cinematografico ti piacerebbe misurarti?
«Ci tenevo moltissimo a fare un film drammatico, proprio come quello che sto per girare. E poi sono attratta dagli horror. Pure come spettatrice, anche se ormai trovo raramente titoli che mi fanno paura».
Una specie di horror l’hai già girato.
«Sì, Il mostro nella cripta (ora su Prime Video, ndr), che però fa infinitamente più ridere che paura, anche perché c’è quel fenomeno di Lillo… Nel film urlo tantissimo. Durante le riprese avevo il mal di gola fisso!».
Altro film a cui hai partecipato dopo Summertime, Bastardi a mano armata. Il tuo personaggio era ossessionato dai social: che rapporto ha Amanda Campana con Instagram & Co.?
«Negli anni è molto cambiato. Più divento conosciuta, meno voglia ho di espormi personalmente sui social. Ora come ora, video di pole dance a parte, li uso principalmente per pubblicare post di supporto alle battaglie di cui parlavamo prima. Non cerco più l’approvazione delle persone che non conosco, forse anche perché mi sento appagata dalla mia vita».
Gli hater ti hanno mai infastidita?
«In Summertime interpreto una ragazza omosessuale. Qualche hater omofobo è capitato, ma niente di insopportabile. Niente che possa spegnere la voglia di espormi e di dire la mia».
Di Roberta Sarugia – Foto di Roberta Krasnig – Styling di Rita Benedetto – Trucco e pettinatura di Kim@Studiorepossi (make up Mac Cosmetics, capelli Schwarzkopf, unghie Sally Hansen)
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