Mostra del Cinema di Venezia 2022: ecco il meglio del red carpet
Si è aperto finalmente il sipario sul red carpet della 79esima edizione della Mostra d’arte cinematografica in Laguna. Impazienti come ogni anno, abbiamo già dato una sbirciata ai look di Venezia. Li abbiamo osservati tutti e ve li proponiamo giorno per giorno, man mano che le star sbarcheranno qui. Da quelli che invitano allo wow a quelli che “ma come ti vesti?”.
Venezia 2022 red carpet: i best look
Venezia 2022 red carpet: ve lo raccontiamo giorno per giorno! La Serenissima infatti non tradisce le aspettative! Ogni celeb – dall’attrice a chi è qui solo per un veloce passaggio – ha studiato a lungo prima di mettersi in posa davanti al fotografo. Si fanno subito notare per chiccheria la madrina Rocío Muñoz Morales, che dopo l’arrivo in tuta e basco Giorgio Armani si infila emozionatissima nel ruolo di padrona di casa in un bianco e nero Armani Privé Couture, mentre la presidente di giuria Julianne Moore appare radiosa e ultrasorridente in Valentino.
La più sexy? Ce n’è a bizzeffe
I best look di Venezia sono infiniti e c’è chi vuole subito bucare le macchine fotografiche e gli sguardi di tutti come Mariacarla Boscono in Jean-Paul Gaultier Couture, decisamente nude look. Il primo wow della rassegna è tutto per lei, seguita a ruota dall’attrice Greta Ferro in Armani Privé Couture: sensualissima e sorprendente e da Raffey Cassidy in Valentino Couture.
Questione di classe, anche in red carpet
Dici classe e vedi Catherine Deneuve. Lei è l’eterna bella di giorno. Prima si presenta in camicia blu elettrico con bandiera ucraina in petto e pantaloni neri “ma non voglio parlare di Ucraina”, dice sommessamente. Settantanove anni magnificamente portati è alla Mostra per ricevere il Leone alla carriera. Rifiuta l’etichetta di sex symbol e sale sul palco in rosso fuoco firmato Saint Laurent. Jodie Turner-Smith, nel film Rumore bianco che ha aperto la rassegna, sfila sublime in Gucci. Mentre Matilde Gioli è quasi eterea in Giorgio Armani.
Essenziale e senza fronzoli Greta Gerwig in Gucci, applausi a scena aperta per Madisin Rian in Giorgio Armani Privé. Uomini, ne abbiamo? Tre, per cominciare: Adam Driver in Giorgio Armani ma lui, come lo metti lo metti è sempre perfetto; poi l’ex duca di Hastings Regé-Jean Page in Giorgio Armani, non proprio a suo agio e infine il regista Noah Baumbach in Gucci.
Venezia 2022 red carpet: continua la sfilata delle star
Archiviata l’apertura, il secondo giorno della Mostra del cinema lancia in gara per il Leone d’oro l’epico Bardo, di Alejandro G. Inarritu. E poi Tar, di Todd Field, con Cate Blanchett nei panni della direttrice d’orchestra Lydia Tar. E a dominare il red carpet con la sua eleganza e il suo carisma ieri è stata proprio Cate Blanchett, in abito total black, firmato Shiaparelli, con corsetto in velluto e balconcino di fiori colorati sul decolleté. L’attrice è protagonista di un film che ripercorre la vita della direttrice d’orchestra omosessuale Lydia Tar. E racconta anche degli scandali sessuali nel mondo della musica. Tra gli uomini, un elegantissimo Stefano De Martino in Giorgio Armani e Luca Guadagnino, casual, in Loewe.
Venezia 2022 red carpet: applausi, oltre che in sala, per il cast più fashion visto finora alla Mostra di Venezia: Chloë Sevigny in Gucci, Taylor Russel in Balenciaga e naturalmente lui Timothée Chalamet in Haider Ackerman. Poi ci sono stati i protagonisti di Bones and All. Si tratta del nuovo film di Luca Guadagnino (anche lui super stiloso in Loewe). Che hanno portato sul tappeto rosso della terza serata uno stile contemporaneo e fuori dagli schemi del solito glamour. Uno su tutti Chalamet, che ogni volta che arriva sul red carpet lascia il segno.
Chapeau alla semplicità
Per la quarta serata abbiamo una preferenza: Anna Foglietta. Indossava una camicia bianca over sblusata e una gonna lunga fasciante di Valentino. Così l’attrice ha confermato quanto la semplicità, anche in questa occasioni, vinca. E quanto non ci sia bisogno di chilometri di tulle e cristalli per farsi notare quando si ha personalità: chapeau!
La serata del 5 settembre è soprattutto quella di Don’t Worry Darling e dei suoi smaglianti (e litigiosi, si dice…) protagonisti. Sono Olivia Wilde, Harry Styles e Florence Pugh in cima a tutti. Florence ha saltato la conferenza stampa ma è apparsa radiosa sul red carpet. Per Harry un bagno di folla entusiasta. In fondo, lui rimane sempre una grande popstar!
Settimo giorno: il Festival entra nel vivo e sul red carpet sfilano icone di eleganza e talento come Penelope Cruz, Julianne Moore, Stefania Sandrelli. Ma la regina di stile (e di gusto) della serata è Tilda Swinton. La star, protagonista del film The Eternal Daughter, alza l’asticella dei look sul tappeto rosso grazie allo stilista Haider Ackermann, dimostrando – ancora una volta – che la classe non è acqua.
I film in concorso
Tra gli altri film in concorso, Rumore bianco di Noah Baumbach, con Adam Driver e Greta Gerwig, apre il festival il 31 agosto ed entro la fine dell’anno sarà poi distribuito da Netflix. Il signore delle formiche, con Luigi Lo Cascio ed Elio Germano, Blonde di Andrew Dominik, altra produzione Netflix (già in odor di Oscar?), tratto dal romanzo di Joyce Carol Oates e che racconta la vita di Marilyn Monroe, interpretata da Ana de Armas.
Oltre a Gianni Amelio, i registi italiani in concorso saranno quattro. Luca Guadagnino con Bones and All con uno dei nostri attori preferiti, Timothée Chalamet; Emanuele Crialese con L’immensità e Penelope Cruz; Andrea Pallaoro con Monica e Susana Nicchiarelli con Chiara. E ancora: Cate Blanchett direttrice d’orchestra in Tar, Khers nist (Gli orsi non esistono), il cui autore attualmente è in carcere, Don’t Worry Darling con Florence Pugh e quel gran genio di Harry Styles.
A cura della redazione – Foto Ansa, Getty, IPA, courtesy press office
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