Tezenis lancia un bra in tulle limited edition. Testimonial l’influencer Giulia De Lellis
Design essenziale, forma triangolare, effetto second skin. È il bra in tulle firmato Tezenis, il nuovo reggiseno a balconcino in lmited edition. A indossarlo la testimonial Giulia De Lellis, nuovo volto della campagna digital del brand Tezenis. Ecco le caratteristiche. Il reggiseno ha una profonda scollatura a cuore, il ferretto assicura un buon sostegno ma allo stesso tempo morbidezza dal punto di vista della vestibilità. Il tessuto è il tulle con profili tono su tono in microfibra che valorizzano la trasparenza.
Bra in tulle più lo slip
La palette comprende i colori passe-partout come il nero e il nude, ma accanto a queste tinte tradizionali ci sono anche le più innovative acquamarina, magenta e pompelmo. Lo slip che completa la combinazione è un brasiliano sgambato negli stessi materiali, tulle e microfibra. Il bra e lo slip sono in vendita nei negozi del brand e online, rispettivamente a € 12,99 e € 5,99.
Bra in tulle: un tessuto antico
Vediamo da vicino cos’è il tulle. Si tratta di un tessuto creato da fili che si intrecciano, creando così una rete trasparente. Le sue origini sono francesi e risalgono al 1700. I cittadini di Tulle, nel sud-ovest della Francia, furono i primi a realizzare questo tessuto artigianale. Intorno ai primi anni del ‘800, cominciò a essere prodotto in Inghilterra, grazie alla bobbinet machine, una macchina progettata dall’inglese John Heatcoat, di Nottingham.
Il progetto di Heatcoat fu molto apprezzato, tanto che il prototipo, una volta perfezionato, venne adottato anche da altri Paesi come Francia e Germania. Ma ancora oggi viene prodotta in Inghilterra. In pratica, il telaio consente di ottenere, attraverso l’intreccio di alcuni fili, una garza resistente e duratura. Ma come mai il tulle è diventato sinonimo di abito da sposa? Grazie a un particolare evento.
Tulle come un velo regale
Nel 1840, la Regina Vittoria d’Inghilterra si presentò alle sue nozze vestita con un abito bianco, candido, vaporoso e arricchito da un velo in tulle. In seguito, durante la Belle Époque, il sarto dell’alta società parigina, F. Worth, impose il cappello con veletta in tulle alle nobildonne francesi. Nei primi anni del 1900, il tulle venne utilizzato per impreziosire gli abiti e regalare volume e ampiezza. Mentre a partir dal 1947, fu Christian Dior a impiegare il tulle in alcune leggendarie collezioni.
E arriviamo a oggi. Come dicevamo, è Giulia De Lellis, influencer dal fisico statuario, a far risaltare la vestibilità e la morbidezza di questo particolare tessuto. Giulia, nota anche per essere l’autrice insieme a Stella Pulpo di Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!, in vacanza tra Sardegna e Liguria, si diverte a postare, abbracciata ai suoi due cuccioli, suoi scatti maliziosi. Addosso, solo lingerie trasparente: ça va sans dire, bra e slip in tulle Tezenis.
Di Cinzia Cinque