«E lei rinuncerebbe a recitare per amore, come fece Grace Kelly»? È una delle domande rivolte a Nicole Kidman durante la conferenza stampa di “Grace di Monaco“, l’atteso film di Olivier Dahan (regista de “La vie en rose”) che apre oggi il festival di Cannes fuori concorso ed esce nelle nostre sale domani, 15 maggio.
Pur avendo altri sette titoli in arrivo tra quest’anno e il prossimo, la 46enne attrice australiana risponde: «Non ho mai dovuto rinunciare alla mia professione, ma se dovessi scegliere non avrei dubbi: per me l’amore e la famiglia vengono prima di tutto. Ricordo quando ho avuto l’Oscar (nel 2003 per “The Hours”), ero single e triste perché non potevo condividere la mia gioia con nessuno. Stranamente i momenti più alti della mia carriera hanno sempre coinciso con quelli più bassi della vita personale, almeno così è stato finora. Tutto è cambiato, per me, con i figli: da allora so che sarei disposta anche a morire per loro, tutto il resto è in prospettiva, qualsiasi rinuncia diventa possibile. Quando hai figli sai che esiste qualcuno al mondo per il quale sei pronto anche a morire» aggiunge l’attrice, scivolando a sorpresa sul personale.
«Perciò capisco benissimo la posizione di Grace Kelly, che rinunciò a girare “Marnie” con Alfred Hitchcock per dedicarsi alla famiglia: come si vede nel film, non fu comunque una scelta facile, ma molto sofferta, come sarebbe per qualsiasi artista che sta rinunciando alla sua grande passione. È stato bellissimo immergersi nella sua vita per sei mesi di lavorazione del film. Mi ci sono molto immedesimata, anche se io non ho sposato un principe… O meglio, il mio è un principe “country”».
Cioè al cantante neozelandese Keith Urban, sposato nel 2006. Dal quale ha avuto due figlie, ma nessun principato.
di Valeria Vignale