Cannes 2014: salvateci dal regista Ryan!

22 maggio 2014

Domanda da mille dollari per cinefili e fans: qualcuno avrebbe fischiato Lost River, alla première di Cannes, se non fosse stato un film di Ryan Gosling? Tra i titoli più attesi del Festival c’era proprio l’esordio da regista dell’attore di Come un tuono e “Idi di marzo”, bellissimo, bravissimo e amatissimo da critica e pubblico, che da un paio d’anni aveva deciso di passare dietro la macchina da presa.

Morale: Lost River è approdato nella sezione “Un Certain Regard”, presentato come una favola dark tra fantasy e horror, ma potremmo candidarlo alla Palma della delusione (e dargli 5 taglietti-di-vena anziché stellette della critica). È la storia di una madre single (Christina Hendricks) che va a lavorare in un horror show per non finire sul lastrico mentre il figlio adolescente, inseguito da personaggi mostruosi e disumani, scopre che la loro città è vittima di un’antica maledizione, portatrice di follia, disastri e incendi. Secondo Gosling, l’ameno posticino sarebbe una trasfigurazione di Detroit «desolata perché abbandonata dall’industria dell’auto». Ed è così che il bel Ryan mette in scena un “pastiche” di fuochi devastanti alla Apocalipse Now, atmosfere inquietanti alla David Lynch e scene pulp alla Nicolas Winding Refn, che l’ha diretto in DriveSolo Dio perdona.

Ryan Gosling ha pure costretto la fidanzata-attrice Eva Mendes a fare la starlette di spettacolini horror dove si taglia, si spella e si fa sgozzare. Sarà anche per questo che Eva non è arrivata sul red carpet, facendo crescere le voci sulla loro separazione?

di Valeria Vignale