“Il mio ideale di relax? Leggere la mattina presto, nel letto, con la luce naturale e il caffè fumante”, racconta l’influencer e opinionista milanese Tommaso Zorzi
Tommaso Zorzi, 27 anni, con il suo piglio cinico e ironico si è imposto all’attenzione dello showbiz grazie ai social, in cui tutti i giorni si occupa di relazioni, diversity, amore e sesso, fino alla tv, dove ha vinto il reality show Grande Fratello Vip 2021. È stato giurato del programma Drag Race Italia, e ha pubblicato il suo secondo romanzo, Parole per noi due, dopo il fortunato esordio del 2020, Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri.
Tommaso e i libri. Che ci dici?
«Ho sempre avuto un ottimo rapporto con la lettura. Sono figlio di un divoratore di libri, la casa ne era invasa. Io lo stesso: mi porto dietro sempre i libri, sono la prima cosa che metto negli scatoloni quando cambio casa».
Studente modello o monello?
«Sono sempre stato il classico “è intelligente, ma non si applica”. I miei professori avrebbero preferito andassi un po’ meno bene a scuola, così avrebbero avuto più margine di lamentela per quanto riguarda la condotta. Ma purtroppo per loro sono sempre andato be- ne, quindi potevano dire poco. Ero un po’ il “maestro di cerimonie del casino” della mia classe, e questa coccarda me la porto ancora oggi fieramente appuntata al petto».
Come scegli i libri da leggere?
«In realtà sono uno di quelli che sceglie spesso i libri dalle coperti- ne, per cui mi trovo a leggere svariati generi letterari. Prediligo il giallo, anche al cinema e in televisione. Purtroppo ero un lettore molto più accanito in passato. Og- gi vorrei usare la scusa che non ho molto tempo libero, ma so benissi- mo che è una scusa. Sicuramente, però, nel tempo sono diventato un lettore più selettivo, avendo meno tempo a disposizione».
Un libro del cuore?
«Dopo aver frequentato per anni una scuola inglese, mi sono spostato alla scuola italiana. Ricordo che quando lessi Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, me ne innamorai letteralmente. Lo rileggo spesso, credo di averlo fatto, da allora, una ventina di volte. Ma se dovessi citare un libro del cuore direi Ragazzi di vita, di Pier Paolo Pasolini».
Visto che sei un forte lettore: un tuo rituale di lettura?
«Adoro leggere al mattino, quando sono ancora a letto, con il caffè fumante e con la luce naturale che entra dalle finestre. Per me è il massimo del relax, perché non amo molto leggere con la luce artificiale».
Come e perché hai cominciato a scrivere romanzi?
«In realtà ho iniziato a scrivere racconti al liceo e il mio insegnante di italiano, lo scrittore Alessandro D’Avenia, identificò questo talento nel mio primo tema in classe. Poi, durante il lockdown, la noia mi ha portato a rispolverare vecchie abitudini e ho scritto il primo romanzo. Ora, oltre alla promozione del secondo, sono impegnato in tv con Discovery Channel, che mi sta permettendo di crescere a livello professionale esattamente come sognavo».
Di Eleonora Molisani