Il tocco morbido della sua voce è inconfondibile ed è quello che gli ha fatto conquistare la vittoria di X Factor nel 2013, sotto la direzione di Morgan. Michele Bravi, dopo il primo album A passi piccoli, ha aperto un canale Youtube, un diario personale per i suoi fan. Arriva sul palcoscenico dell’Ariston per la prima volta con una canzone firmata da Cheope, (all’anagrafe Alfredo Rapetti, figlio di Mogol), Il diario degli errori, e poi nella serata cover presenterà una delle canzoni d’amore più belle della musica italiana, La cura di Franco Battaito. Lui si racconta così.
Qual è il punto di forza della canzone che porti a Sanremo, secondo te?
La mia è una canzone estremamente sincera. Il diario degli errori è un piccolo diario di bordo della nostra vita. Quello che canterò a Sanremo è quello che ho vissuto, amato, cercato e perso.
Qual è la canzone che ricordi meglio del Festival e che secondo te è la più bella mai passata a Sanremo?
Almeno tu nell’universo di Mia Martini. Sul palco di Sanremo in tanti anni sono passati artisti che hanno costruito la storia della musica italiana ma questo è il primo brano in assoluto a cui penso, il primo che mi viene in mente.
Il primo ricordo che hai del Festival?
Ne ho diversi… Io e mia nonna ci posizionavamo sempre sul lettone davanti alla tv a guardarlo, una piccola tradizione per noi.
Se non vincessi tu chi vorresti vedere “sul podio”?
La musica non può essere misurata in base alla competizione, l’unica cosa che posso augurarmi è che le belle canzoni vengano ascoltate. Quello è l’unico premio che conti.
Qualcosa che avrai sicuramente addosso sul palco dell’Ariston?
Tanta tanta emozione. Salire su quel palco per presentare il lavoro di tre anni è una possibilità enorme per me.
(il verso che ci è piaciuto di più? “ho lasciato troppe volte la mia impronta sopra il letto, senza preoccuparmi troppo di cosa prima avevo detto”)
di Elisabetta Sala