I fantastici quattro libri della settimana scelti da Tustyle: un romanzo sulle prime volte, cronaca vera, una storia femminista e poesie per la Fase 2
Buona la prima, Fabienne Agliardi
Per l’appuntamento con i quattro libri della settimana scelti da Tustyle vi segnaliamo Buona la prima, di Fabienne Agliardi (Morellini, pag. 248, € 15,90: e-book € 5,99), Maia, 40 anni, si incontra ogni giovedì con cinque amici per parlare di libri. Una sera, dalla domanda «Qual è stato il tuo primo libro?», scaturisce il racconto a ritroso delle sue 20 prime volte più importanti. Dalla prima fiaba, al primo amore, al primo figlio, il libro di Fabienne Agliardi è un cinico, ironico, inno alla vita.
L’autrice racconta così l’idea: «Un giorno mi sono messa a cercare su Facebook le ex fidanzate di mio marito. Lui le ricordava a malapena. “Ma come, non ricordi il tuo primo amore?”, gli ho chiesto. Poi gli ho snocciolato tutti i dettagli del mio primo, tormentato, amore. Da lì, l’idea: come si fa a non ricordarsi le nostre prime volte?». Poi racconta dell’utilità delle scuole di scrittura, che l’hanno portata fino alla pubblicazione: «Mi è stata molto utile. Certo, devi esserci portato, ma insegnano le tecniche e ti aiutano a trovare la tua “voce”». Infine, racconta così la sua prima volta indimenticabile: «Il primo amore. Alle elementari mi ha fatto tanto soffrire: spero che lo venga a sapere leggendo questa intervista!».
Ballata per le nostre anime, Mauro Garofalo
«Muoviamo passi sulla sabbia, calpestiamo esistenze come nulla fosse. Senza renderci conto della fragilità». Simone Pianetti, padre di 8 figli, il 13 luglio del 1914, in due paesini della provincia di Bergamo, ammazzò a sangue freddo sette persone, tra cui il medico condotto, il giudice e
il parroco, responsabili, secondo lui, di aver causato il fallimento della sua locanda e del suo mulino. Il cosiddetto “vendicatore della Val Brembana” non fu mai trovato, quindi per la legge italiana è ancora un ricercato. Mauro Garofalo, nel suo nuovo romanzo Ballata per le nostre anime (Mondadori, pagg. 348, € 19,50; e-book € 9,99), si ispira a questa drammatica e misteriosa storia vera, in un mix di cronaca e fiction in cui, oltre al protagonista, dà voce anche a tutti i morti ammazzati. Come in una moderna Spoon River.
Come sono diventata femminista, Rosangela Pesenti
Una donna cerca di “tenersi a distanza” dal passato, ma la nipote Valentina le chiede conto della sua storia. E allora ecco che la protagonista racconta il suo impegno umano e civile come dirigente dell’UDI – Unione Donne -, movimento protagonista delle più importanti battaglie femministe degli anni 70. Come sono diventata femminista, di Rosangela Pesenti (Manni Editore, pagg. 240, € 17; e-book € 7,99), è un intenso viaggio nella vita intima e pubblica di una donna come noi.
Dal sottovuoto – Poesie assetate d’aria, a cura di Matteo Bianchi
«Eravamo già ciechi nel momento in cui lo siamo diventati, la paura ci ha già accecato, la paura ci manterrà ciechi», ammoniva Saramago in Cecità. Non si può dire che la parola riesca a far superare una condizione penosa come quella dell’emergenza che stiamo vivendo in questi mesi, ma sicuramente attraversa il momento, si innesta nel giorno dopo giorno, abita una situazione collettiva, che mai come ora ci appare confusa, terrificata, surreale, perturbante.
Nella raccolta di poesie Dal sottovuoto – Poesie assetate d’aria (Samuele editore, pagg. 172, € 13, e-book € 6,99), 40 grandi poeti italiani affrontano, in versi, il tema dell’isolamento. Da parte del curatore, il poeta ferrarese Matteo Bianchi, non c’è stata alcuna intenzione di strumentalizzare un dramma condiviso, né di spettacolarizzare il dolore, ma di mettere nero su bianco la volontà di confrontarsi sul tema dell’isolamento. L’idea è scaturita dalle sparute riflessione trapelate sul web, ovvero dalla necessità sommersa di molti intellettuali di liberare un vuoto interiore che una volta confinato rimbombava con maggiore violenza. La metà dei proventi ricavati dalla vendita del volume sarà devoluta in beneficenza per rispondere all’emergenza sanitaria offrendo alla nostra comunità un aiuto concreto.
Di Eleonora Molisani
