Abbiamo scelto per te quattro libri, scelti tra le novità, che raccontano storie di uomini. Scoprili qui
Storie di uomini. Un ragazzo non vedente che scompare, un antieroe di provincia, un poeta maledetto e un intellettuale dimenticato. Dopo le storie intime, ecco le quattro letture della settimana scelte per te da Tustyle.
Storie di uomini: il tema della sordità
Stefano Corbetta torna in libreria con La forma del silenzio (Ponte alle Grazie, € 16). Narra il mistero della scomparsa di un bambino sordo, con un romanzo che è anche uno sguardo profondo sulle nostre solitudini. Su come il male può piegarci ma anche risvegliare le forze che ci trasformano.
Leo ha sei anni, è nato sordo, ma la sua infanzia scorre serenamente. Con la sua famiglia, Leo parla la Lingua dei segni, e quella degli affetti, che assumono forme inesplorate nei movimenti delle mani dei genitori e della sorella Anna. Ma è giunto il tempo della scuola e Leo viene mandato lontano da casa, a Milano, in un Istituto che accoglie bambini come lui. Siamo ai tempi in cui nelle scuole è vietato usare la lingua dei segni.
All’improvviso per Leo la vita diventa incomprensibile, dentro un silenzio ancora più grande di quello che ha vissuto fino a quel momento. Poi, in una notte d’inverno del 1964, il bambino scompare. A nulla servono le ricerche della polizia: di Leo non si ha più notizia. Diciannove anni dopo, nello studio della sorella Anna, si presenta Michele, un compagno di Leo della scuola. E racconta la sua storia, partendo da quella notte d’inverno.
La forma del silenzio, Stefano Corbetta
Un irresistibile antieroe
Zodiaco street food, di Heman Zed (Neo edizioni, € 15) è un romanzo dalle tinte fosche, eppure spassosissimo. Heman Zed ci regala un nuovo e irresistibile antieroe, plasmato da quella scaltrezza di provincia che non lascia scampo.
I tempi cambiano e anche la malavita è costretta a correre ai ripari. Romeo Marconato, ex affiliato alla Mala del Brenta, un dono di sicuro ce l’ha: capire l’aria che tira. Con una moglie che detesta, un figlio problematico e il villone padovano, ha costruito un business ai limiti della legalità con il suo Zodiaco, un franchising di furgoni per panini, uno per ogni segno zodiacale, lungo la statale tra Padova e Venezia. C’è poi il super chef Vitiello, star televisiva del programma The Simple Cook, e i suoi autori, in crisi creativa per il format della prossima stagione.
E infine c’è una mina vagante: lavora come cameriera a L’ultimo Doge e, suo malgrado, nasconde un’estrazione decisamente diversa. Ma è Romeo Marconato il perno centrale, il motore di tutto. A lui, re incontrastato dello street food a basso costo e dalla dubbia qualità, i vecchi trascorsi riserveranno una succulenta occasione, il punto è capire se sarà in grado di fronteggiare un intreccio di eventi ben oltre la sua portata.
Zodiaco street food, Heman Zed
La riscoperta di John Fante
Alessio Romano torna con la graphic novel Bukowski (Lisciani, € 14,90), illustrata da Roger Angels, e restituisce a tutti gli amanti dello scrittore americano un Bukowski tutt’altro che naif e niente affatto misogino.
Un viaggio tra testi e immagini per raccontare vita, amori e sbornie dello scrittore sporcaccione più famoso d’America. Uno dei più grandi poeti del 900: Charles Bukowski. Cinico e bastardo. Ma anche romantico, disilluso e arreso alla propria solitudine. Un dualismo che lo incatena alla sedia, di fronte alla macchina da scrivere, con le bottiglie di vino vuote, mentre “eterna risorge sempre la speranza, come fungo velenoso”.
E si scopre che Bukowski era anche un un grande lettore. In particolare, in questa bella biografia a fumetti, si parla del suo rapporto con John Fante, una delle storie più commoventi della letteratura americana. Quando Fante stava morendo, e pensava di essere stato dimenticato, Bukowski è stato il suo riscopritore. E grazie a lui Fante è stato ripubblicato. Questo restituì energia a Fante, che prima di morire, cieco, dettò alla moglie il suo ultimo libro, Sogni di Bunker Hill. Pubblicato nel 1982, è la conclusione della saga del suo alter ego Arturo Bandini.
Bukowski, Alessio Romano
Storie di uomini: un intellettuale dimenticato
Massimo Roscia torna in libreria con Il dannato caso del signor Emme (Exorma, € 16,50), pseudo-biografia romanzata di Paolo Monelli (il Signor Emme), scrittore, giornalista, inviato del Corriere della Sera e La Stampa, straordinariamente brillante ma dimenticato.
In un tempo indefinito, uno sgangherato nucleo familiare decide di compiere un viaggio. Sono a bordo di uno scuolabus targato Zagabria. Sulle strade di un’Europa totalmente lacerata, mosaicizzata in una miriade di stati e staterelli separati da dogane, muri, filo spinato. Il viaggio vuole ricomporre l’esistenza del Signor Emme, destinato all’oblio, come tante vittime della damnatio memoriae.
Carla, la madre giornalista, specializzata in topografia della disperazione, ha un chiodo fisso. Vuole restituire dignità a coloro che sono stati condannati all’oblio. Nel viaggio è accompagnata dai due figli gemelli. Uno è un bambino prodigio, il secondo è ipersensibile, infantile ma geniale. Insieme a loro, lo zio Giordano. E poi c’è Buf, che non è un chi ma un cosa, è un’entità benevola. Una scatola nera che registra e cataloga tutti i reperti trovati in questo errare vagabondo.
Grazie a Buf sarà possibile ricostruire un’esistenza e mettere insieme il fascicolo da consegnare alla “Congregazione dell’Indice delle vite cancellate e delle opere proibite” per recuperare alla memoria il fantomatico Signor Emme.
Roscia esprime, come sempre, tutto il suo talento di funambolo delle parole grazie a un lessico ricchissimo e a una prosa raffinata, colta, di stimolo per il lettore.
Il dannato caso del signor Emme, Massimo Roscia
Di Eleonora Molisani