Abbiamo scelto per te quattro libri per tutti i gusti, tra le novità, da non perdere. Scoprili qui
Dopo i libri per riflettere, ecco quattro libri per tutti i gusti scelti per te da Tustyle. La nostra selezione inizia con Beati gli inquieti, di Stefano Redaelli (Neo edizioni, € 15), romanzo candidato al Premio Strega e al Premio Campiello 2021.
Storia di ordinaria follia
Si chiama Casa delle farfalle la struttura psichiatrica in cui Antonio, ricercatore universitario, soggiorna per alcune settimane. Vuole raccontare la follia abitandola. Vuole osservarla da vicino tutti i giorni. “I matti dicono sempre la verità, sono uomini liberi”, scrive Stefano Redaelli nel libro Beati gli inquieti (Neo edizioni, € 15). E poi – con una prosa lirica che strega e cattura il lettore – ci fa conoscere Marta, Cecilia, Angelo, Carlo, Simone. Gli uomini e le donne che condividono il loro destino quotidiano nella struttura psichiatrica. E attraverso di loro farà anche un viaggio profondo e salvifico dentro se stesso.
I cosiddetti “folli” sono solo persone nate con la pelle più sottile e porosa degli altri. Attraverso quei pori entrano tutto il dolore e la disperazione del mondo. Da quei pori trasuda la loro anima vulnerabile e inquieta. È questo il senso del viaggio che Stefano Redaelli ci fa fare nel suo romanzo. Una sinfonia polifonica che, dopo la lettura, continua a risuonare dentro, senza concedere tregua alle nostre coscienze. Il romanzo è tra i candidati al Premio Strega 2021 e Premio Campiello 2021.
Le memorie di un dittatore
Ha sfondato la porta del potere con la forza e, per un decennio, dopo un’ascesa minuziosamente pianificata, ha guidato l’Italia. Ora è esiliato su un’isola che è regno e prigione. Ha lo sguardo rivolto al mare, nell’illusione di essere più vicino alla fuga. In giornate che scorrono tutte uguali, si abbandona al passato e ai suoi fantasmi. L’educazione borghese, gli scontri politici, la soppressione degli avversari, la manipolazione delle masse. Le folle oceaniche sono un lontano ricordo e adesso a fargli compagnia ci sono il servitore Fernando e le visite del medico. Dei fasti antichi rimane un appetito ferino e una voracità senza misura che sfoga in accessi aggressivi ora su tartarughe e uccelli tropicali, ora su Fernando. Per lui, contratto nella nevralgia da potere, nessuna isola è troppo lontana per abbandonare il suo ruolo.
Paolo Zardi in Memorie di un dittatore (Giulio Perrone editore, € 15), con lingua asettica e precisa, e lo sguardo di grande umanità che fa da sfondo a tutte le sue opere, dipinge il ritratto di un uomo inquieto. E ne mette a nudo la natura feroce quando il potere, come un lupo affamato, lo sbrana e lo scarnifica. Il romanzo è tra i candidati al Premio Strega 2021.
Ridere (per non piangere)
Villaggio Tognazzi, Torvaianica. Alfreda, un’accumulatrice seriale con i primi segni di demenza senile, ha reso il suo villino un tugurio invivibile. Sopra di lei abita il figlio Marco, giovane “fattone”. Lo spettro di un’azione dell’Ufficio d’igiene rende necessario svuotare la casa, pena lo sfratto. Alcuni amici si attivano per sgomberarla, ma la proprietaria si oppone. Da qualche tempo Alfreda soffre di disturbi del sonno durante i quali le appare Sandra Mondaini, che ha conosciuto ai tempi d’oro del Villaggio Tognazzi. Alfreda immagina di parlare con l’attrice, sofferente per la “separazione” dal marito Raimondo Vianello, che riposa a Roma mentre lei è sepolta a Milano.
Anche Alfreda non si è mai ricongiunta al marito, scomparso in mare durante una pesca notturna. Alfreda decide di mettere fine a quella “ingiustizia” e pone al figlio una condizione per lo sgombero: trafugare la salma di Raimondo dal Verano e portarla al cimitero di Lambrate, da Sandra. Roberto Venturini in L’anno che a Roma fu due volte Natale (SEM, € 17) si conferma autore dotato di un umorismo sottile, in grado di creare situazioni surreali, abitate da personaggi indimenticabili.
Amici nemici
Andrea è un giornalista, frustrato dall’inerzia del lavoro e dalla stanca relazione con la sua compagna. Un giorno, mentre sta guardando la Tv, vede sullo schermo il viso di un uomo. Dallo studio dicono che fa il libraio, ed è scomparso. Anche se invecchiato di 20 anni, in quel viso Andrea riconosce Sergio, un suo vecchio compagno di scuola. Eppure il nome impresso sotto la foto è un altro. Che cosa significa? Andrea vuole vederci chiaro, perché quello è, deve essere Sergio, il migliore amico, il fratello spirituale della sua giovinezza, almeno fino a quando non si è trasformato in un nemico. Andrea dovrà ricostruire il legame che li univa seguendo le tracce lasciate dall’uomo, in un’indagine che lo porterà ad affrontare il trauma che li ha allontanati in passato.
Nessuna ragione al mondo (Elliot, € 16,50), di Alessio Cuffaro, è una storia intensa e umanissima di amicizia maschile, tra ambizioni folli di gioventù e cinismo dell’età adulta.
Di Eleonora Molisani