Abbiamo scelto per te quattro libri, tra le novità, per cominciare al meglio il 2021. Scoprili qui
Libri per ricominciare bene il 2021. Dopo i libri per Capodanno, ecco quattro letture per cominciare al meglio l’anno nuovo, scelti per te da Tustyle.
L’irreversibilità dell’uovo sodo, Dario Pontuale (Augh! Edizioni, € 13). Gabriele Grodo è un giovane e demotivato investigatore privato che vive alla giornata, subendo le decisioni altrui. La sua monotona quotidianità viene interrotta dalla telefonata di un ricco signore. L’uomo gli propone un incarico bizzarro: consegnare una lettera per decretare la fine di una partita a scacchi, iniziata per corrispondenza dieci anni prima.
Gabriele verrà catapultato in un viaggio inaspettato. Tappa dopo tappa si ritroverà immerso in riflessioni che lo condurranno a fare un bilancio dell’esistenza, verso un’unica consapevolezza: nonostante le mosse sulla scacchiera della vita non ammettano correzioni, non è mai tardi per una contromossa che ne neutralizzi le conseguenze.
Rompere il guscio che intrappola il protagonista nella propria inettitudine si rivelerà la chiave di volta per liberarne dalle “tenebre” il cuore, le passioni, lo spirito.
L’autore Dario Pontuale, scrittore e critico letterario, spiega: «Che cosa c’entrano gli scacchi con l’uovo sodo e la vita di un essere umano? E’ stato il compito di questo romanzo che cerca, cerca, e forse trova. Non lo so davvero, non fingo per creare suspense, perché il vero finale della storia è nel suo ritmo, nel suo procedere, nel suo affrontare. Come insegnato dal poeta greco Kavafis, il bello del viaggio non è la meta, bensì il viaggio stesso».
L’irreversibilità dell’uovo sodo, Dario Pontuale
Libri per ricominciare bene 2021
L’albero, Roberto Besana e Pietro Greco con 4 poesie inedite di Francesca Boccaletto (Topffer, € 24,50). Gli alberi ci guardano, attori inconsapevoli del nostro benessere, dello sviluppo sociale. Il loro legno ci protegge dalle intemperie, ci riscaldano da migliaia di anni. Rinfrescano le nostre estati, offrono il piacere del paesaggio, danno colore alle nostre città. In gruppo diventano la casa di migliaia di specie viventi, rendono abitabile il pianeta in cui viviamo. Sono gli alberi, continua meraviglia per chi ha la sensibilità di ascoltarli, di abbracciarli.
Non c’è dubbio, le piante sono gli esseri viventi dominanti sul pianeta terra. E questo libro mostra l’apprezzamento che noi umani dovremmo avere per gli alberi, nostri indispensabili, silenziosi, partecipi, umili compagni. Un apprezzamento che va oltre il “meramente biologico”.
Libri per ricominciare? Roberto Besana, fotografo ed ex manager editoriale, e Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, attraverso 65 fotografie fanno rivivere e parlare poeti, scrittori, artisti, scienziati e vogliono rendere onore all’essenziale, primaria, posizione degli alberi nell’ecosistema terrestre.
L’albero, Roberto Besana e Pietro Greco con 4 poesie inedite di Francesca Boccaletto
Premio Nobel 2020 per la poesia
L’iris selvatico, Louise Glück (Il Saggiatore, pagg. € 14). Premio Nobel per la Letteratura 2020, Louise Glück è una sorpresa solo in parte: aveva vinto il Premio Pulitzer nel 1993 con questa raccolta: L’iris selvatico, nonché il National Book Award. E di recente è stata anche nominata Poeta laureata degli Stati Uniti. Cioè la poetessa chiamata a rappresentare l’intera nazione.
Nel giardino dell’iris selvatico Louise si aggira tra piante e fiori, e le voci con cui interagisce sono svariate. L’effetto sorpresa è quello che Glück apprezza di più: «Sentire sempre lo stesso suono di me stessa è una dannazione“. Ed ecco che le voci si alternano, la giardiniera-poetessa, i fiori, Dio, il giardiniere per eccellenza, creatore del primo e indimenticato giardino dell’Eden, di cui tutti i giardini terrestri non sono altro che pallida imitazione».
Nelle 54 poesie della raccolta L’iris selvatico (scritta nel 1992), la Glück ridona la parola alle piante e ai fiori coltivati nel giardino di casa nel Vermont, che costituisce un piccolo specchio dell’Eden. Ascoltiamo il suono del vento che agita un campo di margherite. Osserviamo le foglie rosse di un acero, cadono persino in agosto, nel primo buio. Guardiamo un bocciolo di rosa selvatica che comincia a schiudersi, come un cuore.
Nel New England di Louise Glück, l’estate è breve e ogni fiore ha la sua voce, dolce e discreta. La stessa della poetessa che canta caducità ed eternità, bellezza e morte, cura e indifferenza. Il flusso del tempo, delle emozioni che scorrono sulla nostra pelle in ogni attimo fuggente della nostra vita. Autrice di dodici libri di poesie e di due raccolte di saggi, è tra i poeti più intensi e toccanti della nostra epoca.
L’iris selvatico, Louise Glück
Il meglio della letteratura islandese
Crepitio di stelle, Jón Kalman Stefansson (Iperborea, € 17). Una conchiglia e un sasso. Ricordi di famiglia che fanno riemergere dal passato due grandi storie d’amore e di vita. Quella burrascosa e irrequieta del bisnonno, uomo dalle mille risorse e mille debolezze, che sposa una 17ettenne. Resterà legato a lei malgrado la tendenza alla fuga. E quella tenera e triste del padre. Un muratore che, venuto a Reykjavík dai fiordi dell’Est, trova l’amore in una ragazza ribelle e sognatrice, destinata a morire, lasciandolo con un bambino di sette anni.
Quel bambino, oggi quarantenne, ripercorre con l’ingenuità dell’infanzia il dolore di quei momenti. Le lunghe giornate di solitudine con i suoi inseparabili soldatini, la comparsa improvvisa e sconvolgente di una donna dal ruolo inquietante di matrigna. Ma riaffiorano anche i momenti della vita del quartiere, le partite a pallone, l’amicizia con Pétur dalle mani delicate, le angherie del bullo Frikki.
Jón Kalman Stefánsson intreccia i destini di quattro generazioni. Vite effimere come le nuvole nei cieli d’Islanda, la cui incessante ricerca di un senso, è assoluta ed eterna, come lo sono una conchiglia e un sasso.
Libri per ricominciare? Un grande romanzo sull’amore, la poesia e la memoria. Una storia famigliare che va dall’inizio del XX secolo fino agli anni 70. E si snoda in tutta l’Islanda. Quella di Stefánsson è una scrittura che incanta e infonde nuova vita alla grande letteratura islandese.
Crepitio di stelle, Jón Kalman Stefansson
Di Eleonora Molisani