Intervista a Pedro Chagas Freitas, autore di “Prometto di perdere”

14 October 2016

Solo chi non ha mai amato non ha mai perso”. Ne è convinto il portoghese Pedro Chagas Freitas che, dopo il successo internazionale di Prometto di sbagliare e Prometto di sposarti ogni giorno, torna con Prometto di perdere (Garzanti, pagg. 352, € 16,90; e-book € 9,99). Nel nuovo romanzo un lui e una lei qualunque si incontrano in una strada trafficata ed è subito colpo di fulmine. I due si accorgono di essere attratti irresistibilmente l’uno dall’altra, senza sapere neanche i loro nomi. Da lì in poi la costruzione di un amore che deve fare i conti con il logorio della quotidianità, in un eterno distruggere e ricostruire, che poi secondo l’autore è l’essenza del vero amore.

Lo scrittore portoghese torna con le sue storie non storie, che intrecciano personaggi e suggestioni sui mondo dei sentimenti. “Nessuno sa parlare d’amore come lui”, dicono le milioni di fans che lo seguono sui social network. Lo abbiamo incontrato a Pordenonelegge e ci ha raccontato come si fa a parlare d’amore per anni senza stancare i lettori.

Tutti parlano d’amore eppure lei batte ogni concorrenza. Perché?
«Cerco di dare ai lettori quello che io cerco nei libri come lettore. Il massimo, secondo me, è quando un poeta scrittore incontra un poeta lettore. In ogni persona c’è una parte poetica, cerco di stimolarla parlando di quello che mi emoziona della vita: c’è sentimento in ogni piccola cosa che ci circonda».

In questo ultimo libro lei teorizza che sbagliare in amore sia addirittura bello…
«Senza imperfezione l’amore non può esistere. O comunque non può resistere al tempo e alla quotidianità: è quello che cerco di raccontare attraverso i protagonisti del mio romanzo, che sono persone comuni, in cui chiunque può riconoscersi. L’amore quotidiano si logora ogni giorno, si spezza e si ricostruisce ogni giorno, sbaglia continuamente ma – se è vero amore – non si arrende. Dopo averlo letto in Portogallo mi hanno ringraziato non solo le donne ma soprattutto gli uomini, specialisti negli errori della quotidianità».

Per scrivere d’amore così tanto, senza annoiare, bisogna essere pieni di creatività. Lei a che cosa si ispira?
«Vivo e vedo il mondo per il verso giusto ma mi diverto anche a guardare sempre le cose al contrario. Penso che creatività significhi cogliere la complessità della vita ma poi saperla rendere semplice, alla portata di tutti. E a chi mi critica perché scrivo romanzi d’amore rispondo: l’amore non è un tema letterario, è IL tema letterario per eccellenza. Che cosa sarebbe la vita senza sentimenti? Nulla, secondo me».

Lei ha ottenuto il successo soprattutto grazie al passaparola dei suoi fan sui social. Come ha fatto a conquistarli?
«All’inizio postavo pezzi dei miei libri e poi chiedevo a chi leggeva di darmi consigli e dritte su quello che scrivevo. I lettori sono stati preziosissimi all’inizio, e non ho mai interrotto la comunicazione con loro. Grazie a questo lavoro ho la possibilità di evolvere ancora di più emozionalmente, anche attraverso i viaggi, la conoscenza diretta con chi mi segue, e sono sempre più grato alla vita. Continuo a cercare il bello in ogni situazione, in ogni cosa che mi succede, poi tutte queste vite che ho la fortuna di vivere le racconto nei miei romanzi. La scrittura per me è soprattutto condivisione».

Eleonora Molisani