Alla fine Francesco Gabban può brindare. E piangere, come ha fatto subito dopo la proclamazione della sua vittoria nella sezione Nuove Proposte. Perché oltre a questa vittoria @frankgabbani con la canzone Amen ha vinto anche il premio della critica Mia Martini per la sezione Nuove Proposte. Ha ricevuto 27 voti contro i 21 di Cecile, i 16 di Chiara Dello Iacovo (che si è piazzata seconda, alle sue spalle e ha vinto il premio della sala stampa Lucio Dalla) e Ermal Meta, i 13 di Miele, i 7 di Mahmood e i 5 di Irama.
E pensare che per lui era partita malino. Nella serata di giovedì la sua carriera all’Ariston sembrava arrivata al capolinea quando era uscito sconfitto nello scontro diretto con Miele. Poi, la sorpresa: un pasticcio tecnico non aveva tenuto conto di tutti i voti della sala stampa e così la votazione è stata ripetuta. Il risultato ha riportato Francesco in gara. “Sarei stato contento lo stesso”, ha dichiarato. Anche se risulta un po’ difficile credergli. Ma adesso, con questi trofei in mano, può essere anche generoso.
Francesco è nato a Carrara 33 anni fa e all’ età di 4 anni ha iniziato a battere i primi colpi di batteria. A 9 anni incomincia a studiare la chitarra e a 18 firma il suo primo contratto discografico che lo porta, con il progetto Trikobalto, a registrare un album prodotto da Alex Neri e Marco Baroni dei Planet Funk. Nel 2010, sulla scia del successo del primo disco, arriva per i Trikobalto il secondo album e subito dopo Francesco decide di lasciare la band.
“Eternamente ora” è il suo primo album solista ed esce venerdì 12 febbraio. E’ composto da otto tracce inedite: “Questo album rappresenta per me una rinascita: intesa come un nuovo modo di approcciarmi alla musica” racconta Gabbani “La registrazione di questo disco è arrivata come un dono dopo un lungo periodo di gestazione, che è servito per rivalutare e riapprezzare la mia esigenza di scrivere e cantare canzoni”.
di Elisabetta Sala