Si svolge mercoledì 10 giugno a Milano il primo evento di WorkHer la piattaforma online dal 4 maggio scorso, nata per far incontrare donne e lavoro, che ha l’obiettivo di far raddoppiare i numeri dell’occupazione femminile nel nostro Paese e far crescere il Pil. L’esordio è stato entusiasmante: quasi 400 donne registrate in poco più di una settimana dal lancio, un video diventato subito virale su tutte le piattaforme social, una campagna che rivendica #10milionidiworkHer e #piùdonneallavoro.
Un lancio, che racconta di una sfida importante: 10 milioni di donne in più al lavoro in Italia. Dieci milioni, infatti, è il numero delle donne che potrebbero ancora lavorare nel nostro Paese (9,3 milioni di donne lavorano in Italia, corrispondenti al 46% del totale, dati Istat 2014). WorkHer nasce da un’idea di Piano C, il coworking che propone modelli organizzativi innovativi (anche) per le donne, Network Comunicazione, agenzia milanese specializzata in contenuti e format multimediali, e con il sostegno di Intesa Sanpaolo, con l’ambizioso obiettivo di aiutare a raggiungere la piena occupazione femminile.
La presenza femminile nel lavoro nel nostro Paese è infatti tra le più basse d’Europa, dove la media dell’occupazione femminile supera il 60%, e l’Italia si posiziona tra gli ultimi posti al mondo per partecipazione socio-economica delle donne (114° posto su 142, dato del World Economic Forum, Rapporto 2014). WorkHer è dunque una rete per trovare contatti e progetti reali, ma anche un innovativo sistema di formazione e informazione ritagliato su misura per ogni donna grazie a uno strumento esclusivo di autovalutazione professionale, L’EST (Esplora, Scegli, Trasforma). Sviluppato per WorkHer su attitudini e aspettative femminili da un team di psicologhe del lavoro e sociologhe dell’Università Cattolica di Milano, il test rivela in modo immediato dove si è e dove si vuole andare professionalmente, mettendo in luce punti di forza e di debolezza della nostra identità lavorativa.
Dunque, una vetrina virtuale che consente alle donne di affacciarsi direttamente sul mercato: una vetrina, utile per la donna che cerca lavoro, per la libera professionista e l’imprenditrice che vogliono offrire servizi e prodotti, e per la startupper. Ma WorkHer è anche un percorso formativo, che permette di accedere rapidamente a strumenti utili, aggiornamenti, notizie e sportelli professionali. Infine, la piattaforma dà la possibilità alle sue utenti di interagire con Mentor e Contributor affermate e conosciute.
Cinzia Cinque