Al via la produzione di Chiamami col tuo nome 2, sequel del capolavoro di Luca Guadagnino. Confermato il cast stellare, a partire dal talentuoso (e stilosissimo) Timothée Chalamet
È lo stesso Luca Guadagnino, acclamato regista di Chiamami col tuo nome a confermare in un’intervista a Repubblica che sì, il sequel del dramma sentimentale si farà, e ci saranno gli stessi attori, a partire da Timothée Chalamet, il 24enne di New York che grazie a questo film ha ottenuto la candidatura ai premi Oscar.
La storia, tratta dal romanzo di André Aciman, è nella memoria di tutti: il giovane Elio trascorre l’estate in Italia in una villa del XVII secolo e qui scopre l’amore e la passione con Oliver, uno studente di suo padre (Oliver è interpretato da Armie Hammer mentre il padre di Elio è Michael Stuhlbarg). Un amore impacciato, denso e che cambierà per sempre le loro vite. La storia si conclude con il rientro di Oliver negli Stati Uniti e con una telefonata, in cui lo studente annuncia a Elio il suo imminente matrimonio.
Cosa succederà? Il regista ha confermato che il sequel sarà l’adattamento cinematografico di Cercami, secondo romanzo scritto da André Aciman che è ambientato dieci anni dopo l’estate del primo libro. Ha una narrazione diversa, incentrata sui singoli personaggi. Non vogliamo spoilerare nulla (se non avete letto il libro),l’unico indizio che possiamo condividere è che Oliver è ancora sposato e padre di due figli. Elio invece è a Parigi, dove è diventato un affermato pianista.
“Ovviamente è stato un grande piacere lavorare con Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael Stuhlbarg, Esther Garrel e gli altri attori. Saranno tutti nel nuovo film”. Queste le parole di Guadagnino che spiega anche come si sta organizzando la produzione in tempi di pandemia: “Prima del Coronavirus, ho fatto un viaggio negli Stati Uniti per incontrare uno sceneggiatore che amo moltissimo, di cui non voglio dire il nome, per parlare della seconda parte. Sfortunatamente, abbiamo dovuto mettere il film in pausa”.
Chiamami col tuo nome ha conquistato quattro nomination agli Oscar, vincendo la statuetta per la Miglior Sceneggiatura Non Originale, firmata da James Ivory. Chissà che sorprese, e che poesia, ci riserverà la nuova pellicola. La prima resta nell’immaginario dell’educazione sentimentale: una storia delicata e piena di sentimento, di inclusione e di passione, che andrebbe vista genitori/figli adolescenti. Per il bene di tutti.
Di Rachele De Cata
