Nel Devon, l’estate scorsa, c’ero anch’io. Proprio nella casa dove Agatha Christie passava le sue vacanze, David Suchet (nella foto) girava l’ultima scena di Poirot, la serie tv che, in 25 anni, per 13 stagioni e 71 episodi, aveva dato un volto televisivo al celebre ispettore belga, trasformando in episodi tutti i romanzi e gran parte dei racconti della scrittrice britannica. Lui, l’omino coi baffi, avvolto nel suo impermeabile, usciva dalla residenza dell’autrice che lo aveva creato, a piccoli passi veloci. Poi lo stop della regia, l’applauso della troupe e del pubblico, il brindisi a champagne. E qualche lacrima.
Non si girava la morte di Poirot, quel giorno (la Christie fece morire il suo ispettore nel romanzo Curtain, in italiano, Sipario, diventato anche l’episodio conclusivo della serie tv), ma il terzultimo episodio, tratto da Dead’s man folly, in italiano La sagra del delitto. Per l’ambientazione si prestava bene la casa dell’autrice, immersa nel verde davanti al fiume Dart, un inevitabile omaggio. E soprattutto: “Non volevamo che Suchet si sentisse triste, a concludere la serie recitando la morte del suo personaggio” mi aveva sussurrato il produttore Jeff Tessler.
Più tardi, nel pomeriggio, davanti a una tazza di tè, scones imburrati e marmellata, Suchet me l’avrebbe raccontata con humor tutto britannico, la tristezza dell’addio: “Certo, mi è impossibile non essere dispiaciuto. È stato davvero strano interpretare la morte di Poirot, sono molto contento di averla già girata, e di poterlo lasciare oggi, da vivo. Quanto di lui è in me? Gran parte, era inevitabile, dopo tutti questi anni. Però con tante differenze: ed è su quelle che ho dovuto lavorare duro”. Alla mia domanda “ha per caso imparato a pianificare un delitto perfetto?” replicava: “Le risponderò alla Poirot: non esiste il delitto perfetto, cara signora”. E alla fine si commuoveva, occhi lucidi: “Probabilmente sono stato l’attore che ha interpretato lo stesso personaggio per più tempo. Poirot è stato il mio migliore amico. Mi mancherà”.
Ora, a serie finita, Diva Universal (Sky 133) presenta in prima italiana il documentario di Chris Malone Essere Poirot, un viaggio nella storia del personaggio raccontato dalla voce di David Suchet (il 24 agosto alle 21). L’ultima occasione per rivederlo: nel Devon, a casa di Agatha Christie, e in Belgio alla ricerca delle radici del mitico ispettore.
@eliscolangelo