Shampoo secco: istruzioni per l’uso

C’è chi lo avrà sperimentato già durante la stagione estiva (quando si rivela un vero alleato), ma lo shampoo secco sta vivendo ancora la sua stagione d’oro.

Non è un prodotto nuovo, non è un’intuizione nuova che si possano detergere i capelli senza ricorrere all’acqua e ai prodotti tradizionali. E’ nuovo però l’interesse e la voglia di declinare questo prodotto in tante varianti e di farlo conoscere bene al pubblico.
Se non hai ancora avuto “il coraggio” di provarlo e non sai come funziona, sei nel posto giusto: ecco tutta la verità sullo shampoo secco!

Lo shampoo secco è un prodotto in polvere da vaporizzare sulla cute per eliminare lo sporco presente sui capelli, la sensazione di pesantezza sulle radici e sulle lunghezze.

Il consiglio è quello di usarlo, logicamente, in caso di “emergenza”: un’uscita improvvisa, temperature alte, umidità che rende la piega non molto ordinata e i capelli un tantino lucidi (anche d’inverno, con berrette e cappelli o piogge improvvise); e ancora, malesseri di stagione e giornate a casa con la febbre e i capelli inguardabili? Uno spruzzo di shampoo e sei presentabile, in un istante!

L’utilità dello shampoo secco è appunto anche quella di aiutare anche chi non riesce a curare facilmente la propria persona, per motivi di salute e di mobilità: non è solo un alleato da scegliere per pura vanità, ma anche per comodità o per bisogno.

Come funziona? La formula in polvere dicevamo, agisce assorbendo le impurità ed eliminando l’aspetto meno pulito e lucido.

Come si usa? La maggior parte di questi prodotti si usa così: vaporizzalo sulle radici e sulle parti che necessitano a brevi spruzzi (importante per non rischiare di intasare l’erogatore) e ad una distanza di circa 15 cm dai capelli. Lascia agire per un minuto o poco più e spazzola o pettina energicamente i capelli. L’effetto? Magico, perché in un istante i capelli risulteranno subito puliti!

Sai cos’è, com’e funziona… non ti resta che provarlo! Trova il tuo shampoo secco nella nostra gallery…

di Chiara Da Col