Claudio Cecchetto festeggia i suoi 70 anni a RTL 102.5 e racconta: “Sono legato a Riccione, mi ha portato fortuna. Così mi sono candidato a sindaco per ridarle quello che mi ha dato”
Claudio Cecchetto è stato ospite il 19 aprile, giorno del suo 70esimo compleanno, su RTL 102.5 durante Non Stop News con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro. Cecchetto ha parlato della sua candidatura a sindaco di Riccione, dei suoi figli, della situazione degli ultimi due anni e della sua rivoluzione in radio. “Non sono molto bravo a fare comizi. Semplicemente sto cercando di fare ciò che ho fatto nella vita da imprenditore, ovvero accontentare le persone” ha raccontato il famoso conduttore, produttore discografico e dj. “L’ho fatto nel privato, la grossa differenza era che nel privato prima devi fare le cose e poi hai i consensi, mentre nel pubblico prima devi avere i consensi e poi puoi fare le cose. Io godo nel vedere le persone felici, vivo di questo.
Claudio Cecchetto candidato a sindaco di Riccione
“Mi piacerebbe veder felice una comunità, oltretutto conosco Riccione particolarmente bene perché la frequento dagli anni ’80, ho fatto diverse cose, tra cui anche sposarmi, continua Claudio Cecchetto. “Sono legato alla città, un posto che mi ha portato molto fortuna, è una specie di restituzione: ridarle ciò che mi ha dato. Bisogna cercare di cambiare le cose, sono riuscito almeno penso nella radiofonia, vediamo un po’ se succederà anche nel pubblico. Sono sempre alla caccia di talenti e non è detto che non esistano anche nell’amministrazione. Parliamo sempre di comunità che prima soddisfacevo con gli artisti e le radio, ora con i provvedimenti. È chiaro che ci vuole un’amministrazione ordinaria per un’amministrazione straordinaria”.
Oggi festeggi 70 anni: cosa pensi guardandoti indietro?
“Non mi lamento. Le cose sono andate bene e se il buongiorno si vede dal mattino magari andranno anche meglio in seguito, cerchiamo di mantenere questa costanza. Cosa mi immagino per i prossimi anni? Dalla società mi aspetto delle sorprese: speriamo che migliorino le cose soprattutto dopo questo periodo un po’ grigio”.
E la tua famiglia?
“Per quel che riguarda la sfera personale ho molte aspettative sui miei figli. Jody lavora da voi a RTL 102.5, seguo il suo programma e mi piace, spero che per lui sia una grande occasione e che lo faccia progredire sempre di più. Per Leo spero che le cose gli vadano meglio, visto che ha velleità di cantante. Dove posso do una mano, anche se loro sono autosufficienti e la cosa mi fa tanto piacere.
Pensando al futuro, quindi, si pensa inevitabilmente ai propri figli
Chiaramente. Sono sempre per dare pareri ai figli, lascio perdere i consigli. Se vogliono li seguono altrimenti facciano di testa loro. L’importante è fidarsi dei propri figli e io lo faccio”.
Prima la pandemia, poi la guerra. Come stai vivendo questo ultimo periodo?
“La vivo come penso la vivano tutti. Ancora non riesco a capire cosa ci trovino nella guerra, che è pessima. Non importano le ragioni, i perché, la guerra è una cosa pessima. Pensavo che fosse un ricordo da piccolo quando mi raccontavano della guerra, pensavo avessimo superato quei momenti lì. Mi intristisce un po’ e spero che la politica possa intervenire e cambiare la situazione.Vedo che anche chi fa la guerra esprime il suo dissenso, è logico, soprattutto adesso che sappiamo tutti che le armi sono arrivate ad essere molto pericolose per un Paese, per una nazione, non solo per una città. Il pericolo è che ci sia qualche pazzo che abbia intenzione di usarle”.