Il 6 febbraio si sono aperte le celebrazioni per il giubileo della regina Elisabetta, da 70 anni sul trono. Sorridente, ha tagliato la prima torta. Anche se nell’ultimo anno ha sopportato davvero di tutto
Il giubileo della regina Elisabetta è appena iniziato. È quello di platino, perché la sovrana siede sul trono da 70 anni. Un record. Andando indietro nel tempo, la sovrana aveva appena festeggiato i 40 anni di regno quando mise una lapide sul 1992: annus horribilis. Colpa della separazione di Carlo e Diana, aggravata dalle anticipazioni della biografia della principessa di Galles scritta da Andrew Morton e dalle registrazioni delle conversazioni tra lady D e James Gilbey, il “vecchio amico” che la definiva – elegantemente – squidgy, strizzolina. Fine del matrimonio anche per la figlia Anna e per Andrea e Sarah, la cui abitudine di succhiare gli alluci degli amanti non era sfuggita ai tabloid. Al tutto si era aggiunto l’incendio al Castello di Windsor e la decisione della sovrana di pagare le tasse come una comune mortale.
A ripercorrerle adesso quelle vicende paiono bazzecole. Perché nell’anno in cui Elisabetta festeggia i 70 anni di regno, le vicende di attualità rischiano di travolgere la monarchia e di finire sui libri di storia. I giudici americani hanno infatti respinto la richiesta di archiviazione dei legali del principe Andrea, coinvolto nello scandalo Epstein e accusato di abusi sessuali nei confronti di Virginia Giuffre, allora minorenne. Il terzogenito di Elisabetta dovrà quindi affrontare il processo civile negli Stati Uniti. Il tutto a coronare un anno costellato dalle accuse di razzismo lanciate da Harry e Meghan durante l’intervista a Oprah Winfrey, come se la fuga dei Sussex in California e i dissapori tra i figli di Diana e Carlo non fossero già abbastanza.
Una serie di lutti ha preceduto il giubileo della regina Elisabetta
Il 9 aprile 2021 moriva il principe Filippo, compagno di una vita e “roccia” della sovrana. Il primo di una serie di lutti. Nei mesi scorsi Elisabetta ha detto addio alla 90enne Lady Diana Farnham, sua dama di compagnia da 34 anni, e ad Ann Fortune FitzRoy, duchessa di Grafton (101 anni), dal 1967 Mistress of the Robes, addetta al guardaroba reale. Al di là dei datati titoli di corte, queste dame di compagnia erano le sue assistenti più fidate. A gennaio è scomparso anche Ivor Herbert (96 anni), allevatore di cavalli e ospite fisso a Balmoral. In pochi mesi, Elisabetta è rimasta vedova e ha perso gli amici e confidenti della sua generazione. Non può nemmeno annegare la malinconia col suo Martini serale e le uscite a cavallo o con i corgi: ordine dei medici.
Stanca e sola, ma con la tempra di sempre
All’appuntamento televisivo per il tradizionale discorso di Natale, la regina si è presentata ai sudditi vestita di rosso, con il viso stanco ma lo spirito di sempre. Un modo per mettere a tacere le voci che la volevano troppo anziana e malata per regnare. Anche se Sua Maestà a farsi dare della vecchietta proprio non ci sta, tanto da aver rifiutato graziosamente il premio “Oldie of the Year 2021” con la motivazione che «ognuno ha gli anni che si sente». Però l’immagine della sovrana curva e sola davanti al feretro del marito ha stretto il cuore anche ai repubblicani più incalliti.
In seguito, le uscite con il bastone, gli eventi cancellati e quel mal di schiena a novembre che all’ultimo minuto le aveva impedito di rendere omaggio ai caduti durante il Remembrance Sunday Service avevano fatto temere il peggio. Nel ricordare Filippo durante il messaggio di auguri, la regina ha detto che quando si arriva a un’età avanzata gli addii fanno parte della vita proprio come i nuovi incontri. Per fortuna, a rallegrare l’ambiente sono arrivati quattro nuovi bisnipoti: i figli di Beatrice, Eugenia e Zara Philips e, naturalmente, Lilibet, la nipotina americana che porta il suo soprannome.
I prossimi mesi saranno duri, ma la sovrana può contare sui suoi eredi
Il 6 febbraio, a 70 anni esatti dal giorno in cui Elisabetta ereditò la corona alla morte di Giorgio VI, si è aperto il Giubileo di Platino. Il clou dei festeggiamenti è previsto dal 2 al 5 giugno, con la parata militare del Trooping the Colour a cui avrebbe dovuto partecipare anche il principe Andrea, oggi pietra dello scandalo. A poche ore dalla decisione della giustizia americana, la sovrana ha tolto al duca di York i titoli militari, nonché l’appellativo di Altezza Reale. Inoltre la presidenza di tutti gli enti e i patronati presieduti da Andrea torna nelle mani della Regina, che ridistribuirà gli incarichi tra gli altri royals. Il principe si difenderà in giudizio da privato cittadino e, visto che la madre non sborserà un penny per le spese legali, sta vendendo lo chalet svizzero da 18 milioni di sterline. Il processo dovrebbe iniziare dopo l’estate, ma la fase preliminare solleverà ulteriori imbarazzi.
Per fortuna la stella di William e Kate, 40enne glamour e ubbidiente alle regole di corte, brilla come non mai: basterà a tenere alto l’onore dei Windsor? La regina sta facendo affidamento anche su Carlo, prossimo erede al trono, e su Camilla. La duchessa di Cornovaglia con il tempo ha conquistato la fiducia dei britannici ed Elisabetta ha annunciato la sua approvazione al futuro ruolo di Queen Consort. Quelle che le spetta di diritto, anche se in passato si era parlato di lei come futura principessa consorte per non turbare chi la vedeva come la causa delle sfortune di Diana.
Per la royal family è più che mai il momento di serrare i ranghi. Perché nei prossimi mesi uscirà anche la biografia scritta da Harry e il duca di Sussex, si sa, ogni volta che apre bocca crea scompiglio. Nel frattempo, ha pensato bene di fare causa al governo di Sua Maestà la nonna per riavere la scorta di Scotland Yard che gli era stata tolta in quanto non più working royal. Il giubileo è appena iniziato, ma a corte si stanno preparando al peggio.
Di Maria Chiara Locatelli – Foto IPA