19 December 2020

Che ne dici di un dono che aiuta a combattere pregiudizi e povertà?

Natale 2020. Un felpa ispirata da Kamala Harris, bijoux originali in argento o ottone, borse e foulard: ecco i scegli i regali solidali da donna che aiutano le donne di tutto il mondo

 

Regali solidali da donna: sono numerose le iniziative e i progetti finalizzati alla solidarietà e declinati al femminile. È dedicato alle donne il progetto Dress Your Voice. A lanciarla è la Fondazione Libellula, in prima linea nella lotta alla violenza e alle discriminazioni di genere. Il progetto creativo è finalizzato al  fundraising per sostenere le varie iniziative di sensibilizzazione in aziende, scuole, ospedali e sul web.

Dress Your Voice è una capsule collection in edizione limitata di 100 felpe rosse in cotone organico, ricamate con la frase I’m speaking, sto parlando. Queste parole sono ispirate alla neovicepresidente americana Kamala Harris. Interrotta più volte dal suo interlocutore durante un confronto televisivo, chiede con eleganza e determinazione di riprendere la parola. E di non venire più interrotta. Questo è il fenomeno del manterrupting.

È la tendenza di alcuni uomini a interrompere le donne mentre parlano. Le trattano con condiscendenza e danno poca importanza alle loro parole. Ma anche quella verbale è una forma di violenza dannosa per le donne. «Indossare le felpe della Fondazione Libellula è un gesto simbolico. Equivale a indossare la nostra voce e quello in cui crediamo». A parlare così è Debora Moretti, la Presidente.

Regali solidali da donna per donne di tutto il mondo

Un contributo di solidarietà viene dal Pime, il centro missionario attivo dal 1850. La sede principale è  Milano, dove si trovano il Museo, la libreria e dove dal 2019 è aperto il negozio. Orari: 9-18. L’offerta spazia dagli alimentari ai prodotti per la persona, arredo e moda. Sono oggetti e prodotti manufatti che raccontano storie di emancipazione umana e spirituale attraverso il lavoro. I proventi della vendita sostengono le opere missionarie del Pime. Ecco alcune idee regalo dedicate ad amiche, mamme e nonne.

Tra i brand che firmano i regali solidali da donna e per le donne ci sono quelli della onlus Il Nodo, fondata da Luciana e Alberto Cannetta, architetti e designer. La mission è dare educazione e formazione agli adolescenti della Cambogia per aiutarli ad avere un futuro dignitoso. Così nel 2009 aprono La Bottega dell’Arte, una scuola di design sociale. Si insegna ai giovani a lavorare i metalli, i materiali tessili e il legno.

I giovani cambogiani studenti del biennio in argenteria di design hanno realizzato una collezione di gioielli e bijoux in argento, rame e ottone. Sono partiti dai disegni che 90 artisti e designer avevano donato alla Onlus. Qualche info sui prodotti. Orecchini in bronzo della designer Monica Castiglioni (€ 80). Il pendente Bowline in argento, dall’estro di Renzo Bighetti, il logo della onlus. Rappresenta una gassa d’amante, un nodo marinaio per unire Italia e Cambogia (€ 40). Anello e pendente Infinito, parure in argento, dall’artista giapponese Kengiro Azuma. Rappresentano il numero 8, simbolo dell’infinito, della continuità e della vita (€ 80 e € 60).

Collane in corda e borse all’uncinetto

La Bottega dell’Arte ha avviato anche un corso di lavorazione dei tessuti dedicato alle sole ragazze. Sono loro la parte più vulnerabile della popolazione cambogiana. Le designer hanno pensato bijoux, borse e oggetti. Paola Lenti, titolare dell’omonima azienda di arredamento outdoor e indoor, ha fornito corde, reti e tessuti di recupero. Trasformati in oggetti unici dai meravigliosi colori.

Ecco qualche prodotto. Collana in corda Glass: è una piccola sfera di vetro soffiato di Murano al centro che riprende le sfumature della corda (€ 50). Torchon in corda, chiusa da un fermaglio in argento 925 (€ 60). Borsa all’uncinetto con manici in corda e borsellino in tessuto abbinato. In molti colori fra cui il blu navy e il bordeaux (€ 60).

Dal sari indiano fuolard e shopper

Tra i promotori dei regali solidali da donna c’è anche Oxfam, con I was a sari. È la storia di due trasformazioni. Il sari, il tipico vestito delle donne indiane, riciclato diventa un accessorio da indossare. La seconda è legata all’emancipazione delle donne delle baraccopoli di Mumbai. Sono loro che lo scelgono, lo lavorano e lo producono. La tradizione indiana del Sari dà vita a una linea di moda e gioielli in stoffa per garantire un’entrata economica alle lavoratrici.

L’iniziativa si deve al dipartimento di design della moda del Politecnico di Milano. Insieme a loro ci sono le Ong CORP India, Srujna e Reality Gives, che lavorano nel territorio di Mumbai. In Italia il marchio è distribuito da Oxfam, organizzazione no profit internazionale impegnata in aiuti umanitari e progetti di sviluppo contro la povertà globale. Al negozio del Pime si trovano foulard in seta fantasia (da € 22) e borse e shopper in cotone (€ 6).

Collier di perle di carta riciclata

Presente al Pime anche Mafric, realtà imprenditoriale milanese specializzata nel commercio equo solidale. Vengono da loro le collane di perle di carta riclata dall’Uganda. Nella periferia più povera della capitale Kampala, un gruppo di vedove realizza splendide collane con la carta riciclata. Attraverso una particolare tecnica manuale, le strisce ritagliate vengono arrotolate con le dita o attorno a un ago. Poi vengono incollate e lucidate fino a diventare delle leggerissime perle multicolore.

Da alcuni anni sostiene questa realtà in collaborazione con l’associazione Wecare. L’obiettivo del progetto è garantire alle artigiane un reddito per sopravvivere. Ma anche migliorare le condizioni di vita della popolazione del luogo investendo sulla sanità. Le creazioni disponibili al Pime sono un collier a 3 fili, composto da perline di plastica e perle di carta (€ 30) e una collana a un filo (€ 28).

Tra i regali solidali da donna tanti bijoux

Dà il suo contributo al Pime anche la onlus Ida, associazione voluta dai genitori adottivi di alcuni bimbi cambogiani. Igino Brian, socio fondatore e orafo a Vicenza, ha aperto la sua prima scuola laboratorio a Phnom Penh. Lo scopo era mettere a disposizione dei ragazzi di strada le sue competenze. Qui i giovani imparano a creare gioielli con materiali nobili e preziosi ma anche insoliti come l’ottone ricavato delle mine. Tra i bijoux ci sono orecchini dorati in ottone cesellato (€ 14), una collana lunga in ottone cesellato rodiato (€ 23), un bracciale in caucciù nero con tasselli in ottone (€ 18).

Di Cinzia Cinque