Anna Wintour trema. È in arrivo The Chiffon Trenches, un libro di Andrè Leon Tally sui suoi anni al fianco della direttrice di Vogue
Altro che Il Diavolo veste Prada: il ritratto di Anna Wintour fatto da André Leon Talley (70 anni), nel suo libro The Chiffon Trenches, in uscita il prossimo 19 maggio, è agghiacciante. L’icona del giornalismo di moda viene infatti descritta come “spietata e priva di umana gentilezza”. E pensare che tra la direttrice di Vogue e il suo braccio destro c’era un amichevole sodalizio che durava da decenni. Fino alla brusca rottura nel 2018.
Per anni Talley aveva avuto il compito di intervistare le star sul red carpet del Met Gala, l’annuale ballo in maschera al Metropolitan Museum di New York organizzato da Anna Wintour. Due anni fa l’amara scoperta. Senza nemmeno una parola, era stato rimpiazzato dalla YouTuber Liza Koshy, allora 22enne. Perché, come scrive, era diventato “troppo vecchio, troppo grasso e troppo poco cool” per rappresentare Vogue a quello che è considerato il SuperBowl del fashion.
André Leon Talley e Vogue
Questo evento segna la fine della storia da favola di André Leon Talley, nato in South Carolina nel 1949 ai tempi della segregazione razziale, tirato su dalla nonna e approdato nel luccicante mondo della moda fino a diventarne uno dei personaggi di spicco.
Omosessuale e afroamericano (ostacoli non da poco nell’America di 50 anni fa), eccentrico nel modo di vestire, negli anni 70 Talley aveva iniziato a lavorare per il magazine Interview di Andy Warhol per poi approdare come redattore a Vogue Usa, allora diretto da Grace Mirabella. Il direttore creativo era una certa Anna Wintour che nel 1988, una volta promossa alla direzione del magazine, lasciò a lui quel ruolo. Il primo incarico? La famosa cover di Madonna nel 1989.
Anna Wintour, altro che Diavolo veste Prada
Nelle favole però c’è sempre una strega cattiva e Talley non ha dubbi. Per lui, quella strega è Anna Wintour, che l’ha lasciato pieno di cicatrici emotive e psicologiche. Nel suo libro di memorie, intitolato The Chiffon Trenches, la descrive come spietata e incapace di umanità e gentilezza, sempre pronta a circondarsi dei personaggi di successo che popolano le pagine della sua patinata creatura. Le uniche persone di cui le importa veramente.
A fare le spese del carattere gelido della direttrice di Vogue sono stati in tanti (Il Diavolo veste Prada è ispirato a una storia vera). Talley racconta però di essere stato oggetto di quello che ora chiamiamo body shaming. Nel 2000, quando il suo peso iniziava a salire, la Wintour gli “suggerì”, di andare in palestra.
Dimagrito grazie alla ginnastica e a una dieta a base di soli cavoli, Talley riprese ogni chilo perso. A quel punto la Wintour lo costrinse a ricoverarsi in un rehab, ma ormai il suo destino era segnato. Perché quando non si è più nelle grazie della dispotica imperatrice Anna non resta che uscire di scena. Anche se sei uno dei giornalisti più quotati e ammirati del mondo della moda.
Dopo le prime anticipazioni del Daily Mail l’uscita del libro, prevista per settembre, sarà il 19 maggio. E anche il Diavolo (forse) trema.
Di Maria Chiara Locatelli – Foto Getty Images