La bellezza si mobilita contro il Coronavirus

20 marzo 2020

Dai brand della cosmetica arrivano iniziative concrete per dare un aiuto di fronte all’emergenza Covid19

 

L’Oréal Italia ha varato un vero e proprio piano di solidarietà, con azioni su più fronti: dalla
donazione di 100 mila euro e 80 mila flaconi di gel igienizzante a Emergency e Banco Alimentare,
organizzazioni no-profit impegnate nella lotta contro la precarietà, a quella di gel e mascherine alla
ASL TO4 che opera nel territorio torinese. Inoltre ha donato prodotti dermocosmetici per medici e
infermieri impegnati in prima linea e a provveduto alla fornitura di shampoo e balsamo all’Ospedale Sacco di Milano e all’Associazione Pane Quotidiano che aiuta le persone più bisognose.

L’azienda umbra Astra MakeUp ha risposto all’appello delle istituzioni locali finanziando
l’acquisto di respiratori polmonari destinati all’Ospedale di Pantalla, in provincia di Todi. E per
superare la solitudine del social distancing propone quotidianamente post, stories, rubriche e tutorial
con gli hashtag #astraognigiorno e #onlygoodvibes.

Sul fronte igienizzanti mani, si mobilita anche L’Erbolario che ha riaperto un reparto nello stabilimento di Lodi per confezionarli in casa. Una fornitura di 38 mila flaconi è già andata
all’Ospedale Maggiore e alla Croce Rossa di Lodi e agli Ospedali Niguarda e Sacco di Milano. Ma altri 28 mila sono pronti per essere spediti. Destinazione: le strutture sanitarie, le associazioni e il
personale medico del lodigiano.

La settimana scorsa anche il colosso francese LVMH ha annunciato che le fabbriche di profumi per i brand Christian Dior, Guerlain e Givenchy inizieranno a produrre gel igienizzante per gli ospedali francesi. Da noi, ad avviare una produzione straordinaria di un gel disinfettante per le mani ci ha pensato il Gruppo Davines ha già distribuito 50.000 unità di gel igienizzante alle realtà locali che ne hanno più bisogno.

500 disinfettanti per le mani sono stati forniti all’ospedale di Esine in Val Camonica (BS) da Cristina Fogazzi, in arte l’Estetista Cinica, in collaborazione con Biogei Comsmetici. Igienizzanti #andràtuttobene in omaggio anche alla sua web community di Fagiane, per ogni ordine effettuato su VeraLab.

Diego dalla Palma ha lanciato la campagna solidale per raccogliere fondi a favore del progetto Più Forti Insieme della Fondazione Policlinico Sant’Orsola di Bologna: fino al 3 aprile, per ogni prodotto acquistato sul sito ufficiale del marchio verrà devoluto 1 euro a sostegno  degli ospedali di Bologna.

Korff ha messo in pista il progetto charity Korff: un’azienda italiana a sostegno dell’Italia, raccolta di fondi a favore della ricerca scientifica e biomedica dell’Ospedale Spallanzani di Roma. Fino alla fine di maggio, l’azienda devolverà 50 centesimi per l’acquisto di una serie di prodotti selezionati delle Linea Lifting, Linea Upgrade, Linea Collagen Regimen e con l’acquisto dei prodotti make up del brand, come mascara, fondotinta e matite per gli occhi.

Sono destinate invece agli ospedali di San Gerardo di Monza e ASST di Bergamo Ovest, le donazioni (in totale 120mila euro) effettuate dal Gruppo Desa, che produce tra gli altri i marchi Spuma di Sciampagna e Sauber.

Bobo Vieri, insieme a Gillette Italia, lancia l’#restoacasalikeabomber e invita tutti i suoi follower a seguire il  nuovo Casa Vieri Show: in diretta instagram sul suo canale ufficiale, domani venerdì 20 marzo alle 17. Per ogni persona che si collegherà alla diretta, Gillette Italia donerà 1€ (fino al raggiungimento di € 100.000) alla Protezione Civile per l’acquisto di apparecchiature necessarie alla cura del Coronavirus.

Anche il gruppo Clarins è sceso in campo: per far fronte alla scarsità di gel idroalcolici che tocca il sistema ospedaliero francese, siti di produzione del Gruppo – Pontoise, Strasburgo e Amiens – hanno già fabbricato e distribuito agli ospedali 14.500 flaconi di gel idroalcolici. Questo è solo un primo passo di Clarins per aiutare lo staff ospedaliero. L’obiettivo è di proseguirne attivamente la produzione finché sarà necessario, nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza sanitarie per ogni collaboratore impiegato nelle unità produttive.

Di Nicoletta Salà