Che c’è di nuovo a Downton Abbey?
Downton Abbey, la saga della famiglia Crawley, dalla tv è approdata al cinema. Con qualche faccia inedita e alcune idee per un sequel
I tempi sono cambiati a Downton Abbey. Anche se è difficile crederlo. La dimora è sontuosa, i costumi e le tiare sfavillanti, gli scandali, come i pettegolezzi, gli intrighi e gli amori, sempre in agguato. Eppure, nell’attesissimo film ora nelle sale, seguito della pluripremiata serie tv, i mutamenti ci sono, e sono importanti.
Scritto da Julian Fellowes, premio Oscar per Gosford Park e sceneggiatore delle 52 puntate tv, il film, è ambientato nel 1927, un anno e mezzo dopo gli eventi dell’ultima stagione, quando
i membri della famiglia Crawley stanno per ricevere la visita di Re Giorgio V e della regina Maria.
POCHE LE NEW ENTRY
L’eccitazione è alle stelle anche per i domestici, che non vedono l’ora di dimostrare la propria bravura. Per aiutarli nell’impresa, Lady Mary (Michelle Dockery), a cui è passata la gestione della casa, richiama in servizio Carson (Jim Carter), amatissimo maggiordomo ormai in pensione. «Volevamo che la gente riconoscesse nel film quello che amava nella serie e uscisse dal cinema soddisfatta», spiega Julian Fellowes all’anteprima londinese.
L’idea di trasportare sul grande schermo la saga dei Crawley era nell’aria da tempo, ma ci sono voluti anni per far sì che tutti gli attori fossero disponibili nello stesso periodo. Perché il film fosse credibile, il cast doveva infatti essere lo stesso. E così, in Downton Abbey film, troviamo tutti i personaggi della serie più qualche “new entry” come Imelda Staunton (candidata all’Oscar per Il segreto di Vera Drake) e Tuppence Middleton.
«Abbiamo passato 6 anni insieme e siamo una famiglia, con gruppo whatsapp per tenerci aggiornati uno sull’altro, non vedevamo l’ora di ritrovarci», confessa Allen Leech, il cui personaggio, Tom Branson, è un po’ cambiato. «A lungo Branson ha cercato di capire se facesse davvero parte della famiglia dei Crawley: ora, invece, ne è certo», spiega.
E se Laura Carmichaelme Michelle Dockery avevano più paura di vedere i propri volti «ingigantiti a dismisura sul grande schermo», che di tornare ad affrontare le sagaci battute di Maggie Smith, Tuppence Middleton ammette di «essere stata in ansia solo all’idea di arrivare su un set dove tutti si conoscevano. «Non mi sembrava vero di poter stringere la mano a Lord Grantham o sedermi con Lady Violet». Nessun problema, invece, per Imelda Staunton, da 36 anni sposata a Jim Carter.
LARGO AI GIOVANI
Trasmessa in oltre 200 Paesi, Dowton Abbey ha avuto successo ovunque. «Probabilmente», suggerisce Hugh Bonneville (che interpreta Robert Crawley), «per il fatto che in ogni circostanza
i personaggi cerchino di dare il meglio di sé e abbiano fiducia nel futuro».
Un futuro ricco di cambiamenti. «Per la sopravvivenza di queste famiglie» spiega Fellowes, «è importante che le vecchie generazioni sappiano far largo ai giovani. Ecco perché ho voluto che i Crawley cedessero il passo a Lady Mary». «Ma lei è piena di dubbi sulle mille responsabilità e non sa neppure se le piacerà essere legata a Downton Abbey in maniera così stretta», rivela Michelle Dockery. Ve la aspettavate, Lady Mary insicura?
Di Silvia Mapelli