Lily-Rose Depp: «Che felicità avere 20 anni»

23 April 2019

Lily-Rose Depp, figlia di Johnny e della cantante- attrice Vanessa Paradis, nel 2015
è stata scelta come volto di Chanel. Dopo i primi ruoli da attrice in Planetarium e Io danzerò, è nei cinema con L’uomo fedele di Louis Garrel.

Compie 20 anni il 27 maggio

Dimenticate l’adolescente un po’ acerba che tre anni fa avete visto debuttare in Planetarium (dove interpretava la sorellina “medium” di Natalie Portman) e in Io danzerò (dov’era una giovanissima Isadora Duncan). Lily-Rose Depp sembrava quasi volersi giustificare per essere approdata al cinema grazie a papà Johnny Depp e mamma Vanessa Paradis, entrambi attori. Ma con L’uomo fedele, adesso nelle sale, è letteralmente sbocciata anche come artista.

Nel film interpreta Eve, una teenager sognatrice e segretamente invaghita di Abel (Louis Garrel, che del film è anche regista), disposta a tirare fuori unghie e sex appeal pur di strapparlo a una donna più matura: Marianne (Laetitia Casta), che decide di spingere il compagno nelle braccia della ragazza per mettere alla prova il suo amore, creando così uno strano triangolo. «Forse Eve è invidiosa di Marianne, della sua consapevolezza e sicurezza. E in realtà vuole sfilarle il fidanzato per essere come lei» spiega in scioltezza Lily-Rose. «La gelosia è naturale per chi ha la mia età e poca esperienza in amore. Peccato sia inutile: di certo non serve mai a fermare la persona che ami».

Come mai Garrel ti ha scelta per questa parte?
«Forse perché Eve attraversa la stessa fase che sto vivendo io: sono uscita dall’adolescenza e questo è il mio primo personaggio di donna alla scoperta della vita. Io e Louis ci eravamo conosciuti sul set di Planetarium: avevo 15 anni e lui mi aveva dato molti consigli. Diceva di concentrarmi sui miei obiettivi, di essere disciplinata ed evitare stravizi. L’ho apprezzato e ascoltato».

Anche tu da ragazzina inseguivi amori impossibili?
«Avevo soprattutto innamorati immaginari. Tenevo in camera i poster delle celebrità che adoravo, come altre mie compagne. E anche se con i miei genitori ho frequentato gente famosa, ho vissuto le stesse esperienze delle mie coetanee: avevo le mie cotte, idealizzavo i ragazzi… Mi sono molto identificata nella fretta che ha Eve di diventare donna. Ricordo che da bambina giravo con le scarpe con i tacchi di mia madre. Volevo crescere presto».

Nel film lotti per conquistare un uomo. Ci credi a queste battaglie per amore? «Penso si debba lottare per quello in cui crediamo e dunque anche per conquistare un uomo. Ma credo anche che sia il destino a far incontrare le persone. Sono molto razionale, però: se un uomo si divide tra me e un’altra, vuol dire che non gli interesso abbastanza. Marianne lascia Abel libero di decidere tra me e lei, ma a regalarti questa sicurezza di te può essere solo l’esperienza: lei sa che il modo per scoprire se qualcuno ti ama è lasciarlo libero di andare. Se c’è un legame, lui ritornerà da te».

Tu potresti amare due uomini contemporaneamente, come accade a Laetitia Casta nel film?
«Mai dire mai. Penso sia terribile chiudere le proprie emozioni in una gabbia e dire con certezza che una cosa del genere non potrà mai accaderti. Tutti cambiamo di continuo e impariamo cose nuove su noi stessi. La vita è complicata, ma anche sorprendente».

Come ti sei preparata a questo ruolo? È il tuo primo “ménage à trois” al cinema…
«Ho guardato film e letto storie di triangoli amorosi, un argomento ancora inesplorato per me. In fondo L’uomo fedele racconta una storia semplice ma anche  realistica: descrive le relazioni di oggi. Che non sono mai statiche, ma in continuo mutamento».

All’inizio Abel scopre un tradimento di Marianne ma non ne fa una tragedia. Tu preferiresti un uomo che fa scenate per passione o uno che minimizza e si contiene?
«Mi piace l’uomo che mostra i suoi sentimenti e fa capire chi è, nel bene e nel male. E se fare una scenata è segno di fragilità… benvenga l’uomo che rivela di sentirsi ferito. Amo le persone sincere».

Questo film, insieme al ventesimo compleanno in arrivo, segna il tuo passaggio alla maturità. Quali sono stati finora i tuoi modelli?
«Ho ammirato molte attrici negli anni della mia crescita. Ma soprattutto ho ammirato molto mia madre: lei è il modello di donna e artista che vorrei diventare».

di A.D.D.

(foto Getty Images)