“L’abbandonatrice” di Stefano Bonazzi: Sofia, Davide, Diamante, tra fughe e ritorni

08 November 2017

L’abbandonatrice, di Stefano Bonazzi (Fernandel, € 15), racconta di Sofia, una donna in fuga, e di Davide, Oscar e Diamante, alla ricerca di un equilibrio tra ansie e conflitti generazionali

Durante l’inaugurazione della sua prima mostra fotografica, Davide riceve una chiamata: Sofia, l’amica di cui aveva perso le tracce anni prima, si è tolta la vita.

“Sofia si è suicidata. Prima la notizia è come una sberla in pieno volto, che poi si fa strada verso il basso, verso lo stomaco. Si concentra lì, vicino alle cose sepolte. Dita che premono, si fanno strada tra i muscoli, lacerano la mucosa, scavano, allargano. Fai un lungo respiro. Te l’ha insegnato lei.”

Al funerale di Sofia Davide conoscerà Diamante, il figlio adolescente dell’amica, un sedicenne scontroso e instabile che insieme al dolore della perdita si porta appresso un fardello di domande senza risposta: che relazione c’era tra sua madre e Davide? Perché Sofia è scappata dall’Italia troncando ogni rapporto con gli amici e con i familiari? Perché non è riuscita a essere una madre presente e amorevole per lui? Perché alla fine si è tolta la vita?

Tornato a Bologna insieme a Diamante, Davide si ritroverà a dover gestire una complicata convivenza a tre che coinvolge anche Oscar, il suo compagno, con cui ha una relazione piena di alti e bassi, di passione e incomprensioni. Oscar, tra l’altro, è schiavo della droga, e la sua dipendenza non aiuta i rapporti già fragili con Davide e Diamante.

Pian piano la storia di Sofia riemergerà dal passato, e con lei la sua abitudine a lasciare cose e persone per paura di essere lasciata. Il passato della donna è fatto di abbandoni e fughe, di silenzi e di comportamenti irrazionali difficili da spiegare a un adolescente che cerca il suo posto nel mondo. Riuscirà Davide a uscire dal guado?

L’abbandonatrice è un romanzo che racconta la solitudine esistenziale, le relazioni difficili di questi tempi, i rapporti complicati e spesso irrisolti tra genitori e figli, gli attacchi di panico, la tossicodipendenza, l’adolescenza, il disagio. È un romanzo sulle responsabilità che ogni scelta comporta e sulla difficoltà ad accettarne le conseguenze, a qualunque età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato.

Stefano Bonazzi, webmaster, grafico pubblicitario e artista figurativo (le sue composizioni fotografiche sono esposte in tutto il mondo), dopo il romanzo A bocca chiusa, Newton Compton, torna con una storia intimista e generazionale, raccontando il disagio esistenziale contemporaneo con uno stile asciutto ed incisivo.

Eleonora Molisani @emolisani