Chiara Biasi: vi presento la mia “bio” senza segreti

21 February 2017

«Passionale, fedele, travolgente». Riassumere se stessi in poche parole non è semplice ma Chiara Biasi, 26 anni e una personalità vulcanica, ci è riuscita usando solo le 21 parole chiave dell’alfabeto. Nella sua biografia fotografica Chiaroscuri (Mondadori Electa, € 16,90), l’influencer friulana con un seguito di un milione e trecentomila followers sui social, è conosciuta come la blogger più cliccata del web. Da qualche anno disegna una collezione di bikini e occhiali e collabora con diverse aziende simbolo del made in Italy, ma non vuole essere definita solo una fashion blogger, e in questa intervista ci spiega perché.

Ci tieni a definirti una influencer. Trovi riduttiva la definizione di fashion blogger?
«Sono solo per il “date a Cesare quel che è di Cesare”. I followers seguono i miei consigli di lifestyle a tutto tondo, non solo quelli di moda. E poi, non avendo diplomi o qualifiche particolari, metto le mani avanti: così se mi vesto male o disegno qualcosa di importabile sono tutelata!».

Per diventare una influencer al top delle classifiche bisogna essere più stilose o abili nella comunicazione?
«Bisogna essere sintonizzate su ciò che sta accadendo attorno a noi, sugli argomenti e i personaggi del momento. E poi dare ascolto a chi ci segue. La comunicazione è davvero un’arte».

Sei un’icona dello street style: quali sono i capi e gli accessori del momento a tutte le latitudini?
«Jeans vita alta, crop top (se il fisico lo permette) e un anfibio alto. L’immancabile chiodo di pelle nera e occhiali vintage con profili dorati. A me piace così!».

E per la bella stagione alle porte?
«Un cappotto leggero in pelle nera, stile Matrix (io il mio lo l’ho già acquistato e non vedo l’ora di indossarlo) e il tulle (vedrete la mia nuova collezione di bikini con tulle Poisson d’Amour by CB!)».

Simone Zaza: hai smentito le voci di maretta tra di voi pubblicando su Instagram una foto tenerissima di voi due…
«Usavo i social quando in Italia non lo faceva nessuno, col tempo e a mie spese ho imparato a far vedere poco della mia quotidianità. Quindi non aggiungo niente a quello che pubblico sui social».

“Più si allarga la loro popolarità, più loro si restringono”. Sei stata criticata per essere di cattivo esempio per le tue fan con la tua taglia 38…  
«Essere un personaggio pubblico spesso è un peso. Non voglio cambiare le mie abitudini solo per questo. Sono una ragazza anch’io e non credo di dare un messaggio scorretto solo perché mi piace rimanere in linea e fumare qualche sigaretta».

Nel libro parli di una grave malattia che ti ha cambiata. Cosa ti ha insegnato?
«Ho avuto un’ischemia e per un anno ho dovuto curarmi con il cortisone per guarire, ho girato per ospedali, subito visite. Per una ragazzina di 20 anni è un’esperienza tosta, che ha cambiato il corso della mia vita e ha compromesso anche il mio percorso di studi. Il blog mi ha salvato: è nato per gioco ed è diventato la mia vita. L’eredità di quella malattia è che sono diventata una “guerriera”.

Hai detto che l’Italia non è un Paese per giovani. Qualche idea per svecchiarlo?
«Non abbiamo spazio per dire quello che abbiamo da dire. Oggi si cresce in fretta, e ci sono tanti di noi in gamba, a cui non viene data nessuna chance. Mio fratello vive e lavora all’estero, e così tanti miei amici. Anche io vivo e lavoro tra l’Italia e gli States e trovo molto triste che si debba fuggire da qui per avere un futuro».

Eleonora Molisani @emolisani