Intervista a Massimo Bisotti sul nuovo libro e il tour #Maicontrocuore

06 July 2016

Nell’ultimo libro di Massimo Bisotti, Un anno per un giorno (Mondadori, € 16; e-book € 8,99 ) Alex, 30 anni, cantante di successo, incontra Greta, 18, e ne rimane folgorato. I due vivono in città diverse, vivono momenti diversi della loro vita e non riescono a realizzare la loro storia d’amore. Anni dopo lui a Parigi incontra Nirvana, “spacciatrice” di bolle di sapone, che gli regala la possibilità di tornare nel passato per recuperare qualcosa che non ha mai scordato: l’amore di Greta.

Per scoprire il Bisotti-pensiero non c’è bisogno di aver letto i libri dello scrittore romano Massimo Bisotti, 37 anni, fenomeno editoriale (e non solo) del momento. Sì, perché sue “frasi celebri” sono scritte con lo spray sui muri delle città, tatuate sul corpo di ragazzi e ragazze, stampate sulle T-shirt e postate a tutte le ore sui social. Lo scorso 15 maggio è partito il #maicontrocuore tour 2016, che lo porterà in giro per l’Italia fino al 9 luglio a promuovere Un anno per un giorno, ultimo romanzo e nuovo manifesto del “carpe diem”.

Alex Gioia, protagonista del suo nuovo libro, fa una scelta “controcuore”, ma poi si pente…
«Il senso del romanzo è che dobbiamo assecondare il cuore, seguire i nostri sogni subito, senza rimandare, creandoci finti alibi. Quello a cui rinunciamo sbriciola il futuro oggi e diventa rimpianto domani».

Però quando Alex torna sui suoi passi e va a cercare Greta, si rende conto che il passato non sempre è rosa come sembrava.
«Perché la vita sbaglia i momenti, quasi sempre. E capita che un amore perduto ci sembri perfetto solo perché non si è mai realizzato. Quindi non ha potuto deluderci».

Più di 400mila follower  su Instagram e 10mila su Facebook. Perché quello che lei scrive nei libri per molti diventa una filosofia di vita?
«Ho perso mio padre troppo presto, è morto tra le mie braccia in mezz’ora. Da quel momento ho cambiato prospettiva: le cose preziose possono sfuggirci di mano da un momento all’altro, quindi sono andato via di casa e ho deciso di realizzare il mio sogno di fare lo scrittore. Non mi interessano successo e denaro ma le cose a cui ogni giorno non diamo il giusto valore, come un cielo, un nuovo viaggio, un’esperienza diversa dal solito».

Predica l’amore, sempre e comunque, ma anche la libertà. Come si conciliano le due cose?
«In nessuna occasione è lecito calpestare la libertà altrui. Il possesso nei sentimenti non è concepibile: con la forza puoi trattenere il corpo di una donna, ma la sua mente va dove vuole. È un messaggio importante, specie di questi tempi».

C’è chi storce il naso davanti al suo successo…
«Dicono che sono uno “scrittore del popolo”, il che per me è il privilegio più grande. Io non scrivo per compiacere nessuno, ma solo per raccontare me stesso. E la gente mi ha capito».

Eleonora Molisani @emolisani