Su Studio Universal arriva “Secchi”: cortometraggio d’animazione made in Italy

08 November 2014

Tre insopportabili piccoli nerd, Gianenzo, Pancraziomaria e Luigifausta in competizione tra loro per primeggiare all’esame di quinta elementare, complice una maestra malvagia, sono i protagonisti di Secchi, delizioso cortometraggio d’animazione in stop motion realizzato dall’attore e regista Edoardo Natoli (foto), con la voce narrante di Pierfrancesco Favino. Premiato al festival di Venezia, va in onda in prima tv su Studio Universal (Mediaset Premium su DTT) lunedì 10 novembre alle 20.45 (ma intanto potete dargli un’occhiata qui: www.goo.gl/ZLSVks).

Edoardo, ha fatto tutto da solo: pupazzi, ambientazione, sceneggiatura, regia.
(ride) È vero, in pratica il corto è stato realizzato nel salotto di casa. Ho detto a mia mamma: lo occupiamo per un paio di settimane, e invece ci siamo stati un anno e mezzo. Mio fratello, che si era appena laureato in architettura, mi ha aiutato con le scenografie, insieme a un gruppo di amici.

Come ha lavorato?
A me piace moltissimo creare cose artigianali, dipingo, realizzo mobili, smonto, rimonto. Avevo già una trentina di quadri con personaggi inventati da me, ho provato a farne dei pupazzi per una storia che avevo già scritto ma non avrei mai potuto girare, perché in live action era troppo costosa.

I suoi pupazzi ricordano quelli di Tim Burton.
Sono un suo grande fan, mi ha ispirato moltissimo. Ho sperimentato aiutandomi con i tutorial su Youtube, cercando di usare materiali di riciclo e poco costosi. I capelli sono scalpi di bambole cinesi, gli occhi perline di orecchini.

Favino come è entrato nella storia?
Ci conosciamo da quando avevo 18 anni, per me è una specie di fratello maggiore, mi ha sempre dato una mano. Avevo appena terminato il liceo e lavoravo come volontario sul set di un film, sono finito a fare il suo autista ed è nata la nostra amicizia.

Il corto ha vinto il concorso Cinemaster e lei è finito a Los Angeles per un corso di formazione negli studi Universal. Com’è stata l’esperienza?
Molto interessante, è un mondo completamente diverso da quello italiano. Ci sono moltissimi giovani, e soprattutto molta serietà, molta umiltà e molta meritocrazia. Vi dico solo che nei corridoi ho incontrato Michael Bay (il regista di Transformers), che, insomma, è uno famosissimo, in ansia perché doveva presentare un suo progetto.

E ora è al cinema con il film di Mario Martone Il giovane favoloso, in cui interpreta il fratello del protagonista Elio Germano. A proposito di Secchi, a scuola come se la cavava con Leopardi?
(ride) Insomma, mica tanto bene. Diciamo che in generale a scuola non brillavo, ero sempre lì con qualche giustificazione. Perché ovviamente la mia passione era un’altra: passavo i pomeriggi nei laboratori teatrali.

di Elisabetta Colangelo