Il giardino dei fiori segreti, terzo romanzo di Cristina Caboni (Garzanti, pag. 330, € 16,90) prende l’avvio dal Chelsea Flower, la più grande mostra di fiori del mondo, che si svolge a Londra.
Sotto gli archi carichi di rose e tra le composizioni di papaveri e margherite, Iris Donati si sente felice. I fiori e le piante per lei sono un riparo, in mezzo a loro si sente a casa. Una casa vera, come quella che non ha mai avuto, perché fin da piccola ha vissuto in giro per il mondo sola con il padre. Mentre si china per osservare meglio le screziature di una peonia, Iris rimane paralizzata. Di fronte a lei vede due occhi uguali ai suoi. Gli stessi capelli castani. Lo stesso viso.
La ragazza che le è di fronte è identica a lei in tutto e per tutto. Viola è il suo nome. Anche lei ama i fiori e i suoi bouquet sono i più ricercati di Londra. Tutte le certezze di Iris crollano in un istante. Quella ragazza è la sua sorella gemella. Sono state divise da piccolissime, e per vent’anni nessuna delle due ha mai saputo dell’esistenza dell’altra.
“Ci hanno divise.
Ma il nostro destino ci aspetta.
Perché tra le spine
ogni rosa cresce più forte”.
Perché le gemelle Iris e Viola sono state divise? Ora che sono di nuovo insieme devono scoprirlo. Il segreto si nasconde in Italia, a Volterra, dove sono nate. In mezzo a sentieri di cipressi e a dolci declivi verdi, sorge un’antica dimora, una villa imponente circondata da un giardino sconfinato. È qui che i Donati vivono da generazioni, ed è qui che Giulia Donati, la loro nonna, le aspetta. Deve aiutarle a trovare il sentiero giusto per compiere il loro destino, perché ogni coppia di gemelle nate nella famiglia deve svolgere il compito che è stato assegnato. La custode del giardino e la guardiana della Rosa dei mille anni.
La strada è irta di ostacoli, e ci sono stanze segrete nella villa che nascondono un mistero. Niente è davvero come sembra fra i cespugli di rose, e solo insieme Ile due sorelle potranno affrontare le difficoltà. Il giardino è la risposta: perché è in mezzo alle spine che ogni rosa cresce più forte.
Eleonora Molisani